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Gros-Pietro: AI e futuro del lavoro, una sfida per giovani, banche ed Europa

L’immagine che accompagna la News  sull’intervista di Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, con Francesco Manacorda realizzata in occasione dell’appuntamento “Alfabeto del Futuro” di Repubblica, ritrae un momento dell’intervista

19 settembre 2025

Necessità di affrontare la rivoluzione digitale e dell’AI, di generare benessere attraverso il lavoro, di riconquistare un primato della conoscenza per l’Europa, sono tra i principali temi sviluppati da Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, nell’intervista con Francesco Manacorda realizzata in occasione dell’appuntamento milanese di “Alfabeto del Futuro” di Repubblica e Affari&Finanza.

Le banche in particolare hanno la possibilità di “riorientare gli investimenti nella direzione giusta” – ha inoltre sottolineato Gros-Pietro, a beneficio dei giovani e della loro formazione per affrontare la nuova “rivoluzione” che li attende nel mondo del lavoro.

Di seguito alcuni estratti dell’intervista:

Giovani e lavoro: stiamo vivendo una nuova rivoluzione

  • Dopo quella industriale, siamo vivendo una ennesima rivoluzione, “una rivoluzione che aumenta enormemente la capacità di produrre valore per ora di lavoro: è la rivoluzione digitale e dell'intelligenza artificiale”
  • E’ necessario “buttarsi dentro a questa rivoluzione” perché oggi il principale problema è “l'insufficiente capacità di produrre valore per ora di lavoro”
  • Il lavoro deve produrre un valore non soltanto monetario, ma deve essere capace “di generare benessere” nel senso più ampio del termine: usufruire di servizi, ma anche di un “ambiente culturale”, di “rapporti umani soddisfacenti” e di una “natura soddisfacente”
  • La tecnologia rende oggi disponibili strumenti molto stimolanti: serve mettere i giovani “in condizione di usufruire di questi strumenti, ma anche di farne mezzi per la produzione di valore d'uso per il resto dell'umanità”.

Le banche possono riorientare gli investimenti verso la creazione di valore

  • Le banche, e in particolare Intesa Sanpaolo che gestisce “€1.400 miliardi di risparmio degli italiani tra depositi, titoli amministrati e wealth management”, “possono riorientare gli investimenti nella direzione giusta, cioè la creazione di valore” ma “valore d’uso, non monetario”
  • “Abbiamo bisogno di sviluppare capacità nei giovani” e Intesa Sanpaolo è impegnata “direttamente nel sostenere la formazione dei giovani”: ne è un esempio il credito agli studenti universitari con l'unica condizione che siano in regola con gli esami
  • Intesa Sanpaolo interviene sui reali bisogni dei giovani anche perché ha tra i suoi soci le Fondazioni, che hanno sensibilità sul territorio e con le quali la Banca realizza i suoi programmi.

L’Europa deve riguadagnare il primato della conoscenza

  • A causa dei dazi, “siamo di fronte alla possibilità di ridisegno del deployment delle attività economiche che sono state redistribuite negli ultimi decenni sulla base della globalizzazione”
  • Il possesso dell’informazione e della “conoscenza” è uno degli elementi principali in gioco: su questo punto l'Europa deve “riguadagnare il primato" che ha avuto fin dall'inizio del secolo scorso. Per questo però serve la capacità di essere uniti come europei
  • Intesa Sanpaolo testimonia l’impegno in questa direzione anche a livello del proprio Board: tra i propri Consiglieri una ha filosofa dell’Intelligenza Artificiale.

Banche e sviluppo dell’Intelligenza Artificiale

  • Serve ricostruire la capacità di dare valore per ora di lavoro e questo “spetta alle banche”, oltre che agli imprenditori
  • Le banche infatti possiedono una “enorme quantità di dati” e quindi hanno un ruolo privilegiato, “almeno nella struttura economica dell'Europa”, nello sviluppo di applicazioni di Intelligenza Artificiale: una AI “utile, mansueta, al comando degli esseri umani”. E come la meccanizzazione “ha tolto la fatica dall’attività produttiva, l’'intelligenza artificiale toglierà la noia dall’attività produttiva”
  • Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale offre quindi la possibilità di “incrementare enormemente” il valore del lavoro.
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