Gros-Pietro: cultura ed educazione leve potenti di crescita per persone e Paesi
Intesa Sanpaolo crede “nel valore della cultura e dell’educazione come leve potenti di crescita per le persone e per i Paesi” ha sottolineato il Presidente Gian Maria Gros-Pietro in occasione di un suo intervento pubblicato da Il Sole 24Ore
Perché è importante: la formazione è la base su cui poggia, nel medio-lungo termine, una società più giusta, sostenibile e inclusiva
In questo articolo potrai scoprire anche le diverse declinazioni della partnership che lega Intesa Sanpaolo e l’Università di Oxford, nell’ambito di un “dialogo con gli atenei” che è “sempre vivo, aperto, costruttivo”
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11 luglio 2025
“L’alta formazione è la base su cui poggia, nel medio-lungo termine, una società più giusta, sostenibile e inclusiva perché permette a chi sarà leader domani di crescere, intellettualmente e professionalmente” ha affermato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, in un intervento pubblicato sulle colonne de Il Sole 24Ore.
A tal fine, ha ricordato Gros-Pietro, fin dalla sua nascita nel 2007 il Gruppo Intesa Sanpaolo “ha avviato un articolato programma di collaborazione con alcune delle più prestigiose istituzioni accademiche italiane e straniere, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della ricerca, alla diffusione di conoscenza e al sostegno di giovani meritevoli”.
E’ in quest’ottica che si inserisce la partnership con l’Università di Oxford, “una delle migliori fucine di talenti al mondo”, che “si sviluppa supportando la ricerca della Saïd Business School su temi cruciali per il futuro dell’economia e della finanza, come il concetto di purpose che indaga la finalità profonda delle imprese oltre il profitto e che sta ridefinendo il modo in cui aziende e istituzioni interpretano il proprio ruolo”. In sostanza, “una chiave per ripensare modelli di business orientati al bene comune”, ha evidenziato Gros-Pietro.
Gros- Pietro ha quindi richiamato il nuovo rapporto di approfondimento sul concetto di purpose nei Paesi europei pubblicato dall’Enacting Purpose Initiative: il documento “evidenzia come il capitalismo europeo si distingua, sotto molti aspetti, da quello anglo-americano. Nel nostro continente, il purpose rappresenta una cornice di riferimento per le decisioni e un sistema di valori che riconosce alle aziende un ruolo centrale nelle società in cui operano, proponendo preziosi strumenti per promuovere una nuova cultura della performance”.
La collaborazione con l’Università di Oxford rappresenta una tra le molte iniziative che Intesa Sanpaolo dedica ai giovani “proprio per contribuire a riattivare quell’ascensore sociale che è fonte di motivazione per tanti studenti e studentesse intelligenti” che sperano di migliorare la propria situazione rispetto a quella dei genitori: “un comprovato fattore di crescita per un Paese moderno e dinamico”, lo ha definito Gros-Pietro.
Tra i numerosi ambiti di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e l’Università di Oxford richiamati dal Presidente nel suo intervento, proprio “le ricerche sul purpose, una cattedra dedicata all’etica nel business e nella finanza, il Premio Intesa Sanpaolo in Economia e Management, le borse di studio MBA riservate a studentesse, la partecipazione ad attività e pubblicazioni scientifiche, conferenze, seminari, case study e collaborazioni didattiche”.
Intesa Sanpaolo inoltre sostiene il Worcester College e il Green Templeton College, oltre ad essere “parte di circoli accademici di eccellenza come il Chancellor’s Court of Benefactors, il Dean’s Circle della Saïd Business School e il Principal’s Circle del Green Templeton College”.
Il contributo di Sanpaolo a Oxford – ha ricordato Gros-Pietro - è stato “riconosciuto ufficialmente con l’incisione del nome della nostra banca sul Clarendon Arch, monumento seicentesco che introduce alla storica Biblioteca Bodleiana, accanto ai nomi dei principali benefattori tra cui Enrico VIII, Elisabetta I ed Elisabetta II”.
Il rapporto di Intesa Sanpaolo con Oxford peraltro non si limita alle istituzioni universitarie ma, ha indicato Gros-Pietro, abbraccia altri aspetti: “Tra i più significativi è il riallestimento delle Gallerie Etrusca e Romana del celebre Ashmolean Museum dove sono esposte le straordinarie collezioni di reperti dell’antica Roma ed Etruria, un’opportunità per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale italiano e diffondere la storia del nostro Paese”.