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Mauro Micillo: infrastrutture motore di crescita sostenibile

L’immagine che accompagna la News sull’intervista Mauro Micillo - Chief della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo - con la testata britannica The Banker ritrae un suo primo piano

6 agosto 2025

“Crediamo che le infrastrutture siano un elemento trainante per una crescita sostenibile”, ha affermato Mauro Micillo - Chief della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo - in un’intervista con la testata britannica The Banker, del Gruppo Financial Times.

Intesa Sanpaolo si propone come partner strategico del Regno Unito per sostenere il massiccio piano infrastrutturale da oltre €846 miliardi previsto dal governo britannico nei prossimi dieci anni perché “poche banche hanno la specializzazione e la competenza nel finanziamento infrastrutturale che noi possediamo” ha sottolineato Micillo.

“Il finanziamento delle infrastrutture è il singolo prodotto globale più importante che abbiamo in tutti i 24 Paesi in cui operiamo, inclusa l’Italia. Abbiamo finanziato progetti molto importanti negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia e in Svezia” ha evidenziato Micillo, ricordando che nel 2024 Intesa Sanpaolo ha preso parte al 15% del mercato globale del project finance.

Alcuni highlights dei temi emersi nell’intervista di Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo:

Il ruolo di Intesa Sanpaolo nel finanziamento delle infrastrutture

  • Intesa Sanpaolo è “ben posizionata per essere partner e aiutare il governo britannico a impiegare e reperire capitali privati per il piano infrastrutturale del Paese”, grazie alla propria specializzazione e competenza
  • Nel 2024 i volumi del project finance a livello globale hanno superato i €300 miliardi e, di questi, €45 miliardi - pari a circa il 15% - hanno riguardato operazioni che hanno coinvolto la Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo
  • I progetti infrastrutturali richiedono enormi investimenti e “il piano che il Regno Unito è pronto a mettere in atto per attrarre capitali è valido. Ed è per questo che Intesa Sanpaolo ritiene che il Regno Unito sia il posto giusto in cui essere, con un piano così importante in prospettiva”
  • Micillo ha osservato che “negli Stati Uniti sono stati intelligenti: ad esempio, utilizzano un meccanismo in cui il credito d’imposta è fornito dall’autorità federale, così il governo è considerato la parte equity dello schema finanziario complessivo” — un modello che, secondo lui, potrebbe ispirare soluzioni più sofisticate anche nel Regno Unito
  • In UK, Intesa Sanpaolo ha già partecipato a importanti progetti infrastrutturali, come il finanziamento di Liverpool Bay T&S di Eni per il trasporto e stoccaggio della CO₂ nella Liverpool Bay

Infrastrutture e sostenibilità

  • “Crediamo che le infrastrutture siano un elemento trainante per una crescita sostenibile”, come evidenziato anche da Mario Draghi, per cui “investire in infrastrutture, siano esse energetiche o digitali, sarà la chiave per la prosperità dell’UE”
  • Infrastrutture e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia, perché non c’è sostenibilità senza le giuste infrastrutture e il project finance rappresenta un ponte tra i due: un numero crescente di banchieri ha colto il legame tra infrastrutture resilienti e lotta al cambiamento climatico
  • Le infrastrutture rappresentano quindi una sorta di barometro, “un buon indicatore della crescita del PIL mondiale”

L’Europa e la sfida del debito comune

  • “Con un unico strumento di debito comune, potremmo diventare l’alternativa al dollaro statunitense” anche considerando che “emettere debito comune è molto più semplice che realizzare una piena unione politica”
  • L’Europa dovrebbe essere pragmatica, agire con decisione e muoversi rapidamente, selezionando cinque aree di “beni comuni” che i cittadini europei desiderano condividere, quali sicurezza, infrastrutture, istruzione, cultura e, soprattutto, uno strumento di debito comune: “dobbiamo investire utilizzando uno strumento di debito comune, o Eurobond”

Confronto tra banche europee e USA

  • E’ fondamentale “Avere banche europee più forti, soprattutto nel business del corporate investment banking, dove si chiudono i grandi accordi infrastrutturali” poiché “servono grandi banche per gestire queste operazioni”
  • Le principali banche statunitensi non sono altrettanto forti nel finanziamento delle infrastrutture concentrandosi sulle attività che ritengono più redditizie nel mercato domestico
  • Servirebbe “pensare a creare condizioni di parità in termini di regolamentazione con le banche statunitensi”, evitando però una corsa al ribasso nella regolamentazione bancaria: “In Europa siamo super sicuri, ma a un costo”
  • Per Intesa Sanpaolo essere una banca “super sicura” ha comunque pagato: “In quanto banca, siamo super sicuri ed è parte della nostra eredità e tradizione non essere troppo aggressivi” ha dichiarato Micillo. “Ma abbiamo generato utili: durante il mio mandato negli ultimi dieci anni, abbiamo realizzato €16 miliardi nella Divisione Corporate & Investment Banking.”
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