Pagamenti digitali: strumenti innovativi a servizio dell’inclusione
Il settore dei pagamenti digitali può essere motore di inclusione, promuovendo l'accessibilità finanziaria. Ne sono un esempio wearable dotati di tecnologia contactless che consentono a chiunque, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche, di effettuare transazioni in modo rapido e sicuro.
Perché è importante? Investire nei pagamenti digitali oggi significa investire in una società più equa ed inclusiva, garantendo accesso facilitato ai servizi finanziari per tutti, riducendo le disuguaglianze e promuovendo la partecipazione attiva di ogni individuo nell'economia digitale.
In questo articolo potrai scoprire anche come il gruppo Intesa Sanpaolo investa risorse, competenze e tecnologia per fare dei pagamenti digitali uno strumento chiave per favorire una maggiore equità e inclusione finanziaria.
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Un panorama in evoluzione
Negli ultimi dieci anni, l'adozione dei pagamenti digitali ha visto un significativo ampliamento, diffondendosi nell’utilizzo quotidiano anche tra le persone con competenze finanziarie limitate.
Secondo un’indagine di Ipsos Multifinanziaria Retail Market, il 62% dei baby boomer oggi preferisce utilizzare metodi di pagamento cashless, in aumento rispetto al 55% del 2022 , segno che queste tecnologie stanno trovando sempre più consensi trasversali alle diverse generazioni. Questo fenomeno si inserisce in un contesto più ampio: secondo un’ ulteriore indagine Ipsos effettuata a novembre 2024, l’80% degli italiani ritiene che i pagamenti digitali siano uno strumento efficace per semplificare l’accesso ai servizi bancari e contribuire alla riduzione delle disuguaglianze , promuovendo così un'inclusione più ampia.
Nel periodo post-pandemico, i temi della disuguaglianza e dell'inclusione sono emersi con forza ancora maggiore: la crisi sanitaria ha portato alla luce le fragilità dei sistemi di protezione sociale, accrescendo la consapevolezza dell'importanza di ridurre i disequilibri sociali. In questo scenario, l'industria dei pagamenti digitali si è distinta per il suo impegno nell'innovare l’esperienza utente e nel generare fiducia, riuscendo a coinvolgere anche le fasce di popolazione più lontane dal digitale e dai temi finanziari.
In particolare, il settore dei pagamenti digitali ha compiuto significativi progressi nell'includere persone provenienti da generazioni non native digitali o con scarse competenze finanziarie, con un forte aumento nell'uso di carte di credito e soluzioni mobili o tramite app negli ultimi dieci anni. Un’evidenza che dimostra come le soluzioni digitali siano riuscite a superare le difficoltà iniziali, offrendo modalità più semplici e accessibili per la gestione del denaro, anche da parte di chi aveva meno familiarità con il mondo finanziario.
Dispositivi wearable e inclusività
I dispositivi di pagamento indossabili rispondono a esigenze pratiche legate all'accessibilità, promuovendo una visione inclusiva e positiva della tecnologia, dove il pagamento digitale è alla portata di tutti.
Strumenti come anelli, bracciali e orologi dotati di tecnologia contactless consentono a chiunque, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche, di effettuare transazioni in modo rapido e sicuro. In particolare, questi dispositivi si rivelano di grande utilità per le persone con disabilità motorie, che potrebbero incontrare difficoltà nell’utilizzo di carte o contanti. Intesa Sanpaolo, dopo il lancio nel 2023 del Payment Ring, ha di recente presentato in Italia il nuovo Payment Bracelet, un bracciale realizzato da Tapster e collegabile da subito a tutte le carte Intesa Sanpaolo del circuito Mastercard, che permette di effettuare pagamenti contactless semplicemente appoggiando il polso per alcuni secondi su un terminale di pagamento, in modo semplice e sicuro.
Oltre alla funzione di pagamento, il dispositivo integra Tapster Share, una tecnologia con cui è possibile condividere velocemente dati e informazioni importanti in caso di necessità, come ad esempio contatti per emergenze, dati sanitari e indicazioni utili in caso di soccorso: per visualizzarle, basta avvicinare uno smartphone dotato di lettore NFC al logo Tapster sul braccialetto.
Supporto alle piccole realtà
Per semplificare e innovare l’accettazione dei pagamenti, Intesa Sanpaolo ha sviluppato soluzioni flessibili e inclusive anche per i merchant. Tra queste, spicca il Soft POS, introdotto alla fine del 2023, che consente agli esercenti di trasformare il proprio smartphone in un terminale di pagamento contactless, eliminando la necessità di dispositivi fisici aggiuntivi.
Questa tecnologia rappresenta una soluzione ideale per piccole realtà come mercati, artigiani e professionisti, grazie al basso costo di implementazione rispetto ai POS tradizionali. La semplicità d’uso, l’accessibilità e la flessibilità del Soft POS favoriscono la digitalizzazione e l’inclusione finanziaria, offrendo un’opportunità concreta anche in aree meno servite o per utenti meno esperti.
Giovani ed educazione finanziaria
Anche l'educazione finanziaria, oltre a fornire una cassetta degli attrezzi per una gestione più serena e consapevole delle proprie finanze, è un importante strumento di inclusione. Un impegno che Intesa Sanpaolo sente come particolarmente vicino, con un occhio particolare alle giovani generazioni.
Attraverso soluzioni come XME Conto UP!, un conto pensato per ragazzi dagli 8 anni in su, associato a una carta di debito, la banca offre ai più piccoli un’introduzione pratica e responsabile alla gestione del denaro, accompagnandoli nei primi passi verso l’autonomia finanziaria. Grazie all’uso di un linguaggio semplice e accessibile, e con l’introduzione di dispositivi innovativi come i wearable Tapster, è possibile abbattere barriere fisiche e psicologiche, sfidando stereotipi consolidati. Gli ultimi dati forniti da Advanced Analytics ISP confermano l’apprezzamento nei confronti di questa iniziativa: l’età media dei titolari di XME Conto UP! È di 11 anni e 5 mesi, con il 40% dei conti dotato di una carta di pagamento, il 75% delle quali intestate a minorenni.
Riduzione della disuguaglianza di genere
Sul fronte della parità di genere, anch’essa al centro dell’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo, è possibile compiere progressi tangibili grazie alla maggiore diffusione di una cultura digitale, inclusiva e aperta.
Dall’indagine della Global Thinking Foundation, condivisa durante l’evento “Women for society - Diritti Umani e Sostenibilità economica per l'inclusione sociale” nel 2023, emerge che , il 18% delle donne italiane non possiede un conto corrente, mentre oltre il 31% è economicamente dipendente da un partner o familiare.
Per contrastare queste disparità e promuovere l’inclusione finanziaria, Intesa Sanpaolo ha avviato iniziative concrete come il finanziamento mamma@work, pensato per sostenere le donne durante la maternità. Il prestito, erogabile fino a 30.000 euro a condizioni agevolate, viene distribuito in tranche semestrali e supporta le madri lavoratrici nel conciliare vita professionale e familiare.
Altro esempio è il premio Women Value Company, istituito in collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario, dedicato alle PMI che adottano politiche innovative per garantire pari opportunità e valorizzare le carriere femminili. Dal 2017 ha messo in luce e raccontato centinaia di storie di imprese sostenibili e inclusive, patrimonio di esperienze e best practice contaminanti per tutto il tessuto produttivo.
Valori e prospettive
La finanza, se concepita come strumento per garantire un accesso equo a risorse e opportunità, può diventare un potente motore di inclusione sociale. Investire in educazione finanziaria e in prodotti innovativi non solo supporta singoli individui e intere comunità, ma promuove anche valori come diversità, equità e inclusione. In questo contesto, Intesa Sanpaolo conferma il proprio impegno a costruire una società in cui tecnologia e finanza siano leve di inclusione ed empowerment per tutti. Obiettivo possibile anche attraverso isybank, la banca digitale del Gruppo, che adotta un approccio "human touch" per facilitare l'accesso ai servizi finanziari, in particolare per i nativi digitali.
Nel contesto della responsabilità sociale d’impresa, cresce l'attesa da parte di consumatori e dipendenti affinché le aziende si impegnino concretamente a sostenere cause civili e sociali. A conferma di questa tendenza, da un’indagine Ipsos di novembre 2024 emerge che il 70% degli italiani sia d’accordo nell’affermare che i pagamenti digitali abbiano migliorato il rapporto con le banche , attribuendo al settore una crescente rilevanza sia sociale che reputazionale. Questo dimostra come l'innovazione tecnologica, unita a politiche di inclusione, possa rafforzare la fiducia dei consumatori e migliorare la percezione delle aziende, rendendo la responsabilità sociale un motore di coesione e benessere collettivo.
In questo scenario, l'industria dei pagamenti digitali emerge come uno degli esempi più significativi di inclusività. Grazie all'investimento nella user experience e alla fiducia costruita nel tempo, questo settore ha saputo ridurre le disuguaglianze, permettendo a un numero crescente di persone, anche tra le fasce più vulnerabili, di accedere ai migliori servizi finanziari.
Data ultimo aggiornamento 16 gennaio 2025 alle ore 14:36:47