1940, l’Italia va “Svelta” con i primi trasporti elettrici finanziati da IMI
26 novembre 2025
Queste immagini risalgono alla prima metà del Novecento e sono custodite presso l’Archivio Storico Intesa Sanpaolo: si vedono alcuni modelli per la realizzazione di veicoli elettrici destinati al trasporto di merci e persone, oltre al progetto “Le strade elettriche d’Italia”. Siamo tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, nella stagione dell’economia autarchica, agli albori dell’Italia elettrica, dell’innovazione nei trasporti che poi si manifesterà pienamente nei decenni successivi.
Nel 1940 l’IMI, Istituto Mobiliare Italiano, finanziava Svelta-Società per lo Sviluppo della Elettro Trazione Autarchica che brevettò mezzi di trasporto su strada, per servizi industriali, aeroportuali e per la trazione filoviaria completamente elettrici. Un segno di progresso tecnologico che apriva la strada verso nuovi orizzonti economici e industriali. Il presidente di Svelta, Gino Turrinelli, pioniere della trazione elettrica, è stato una figura rilevante nella storia dell’innovazione applicata all’industria dei motori e dei veicoli nel nostro Paese.
L’IMI, nato nel 1931, ha inciso molto profondamente, attraverso i finanziamenti concessi, nel tessuto industriale italiano, sostenendo piani innovativi di sviluppo, ammodernamento industriale, di ristrutturazione e di ricostruzione nel dopoguerra. La sua capacità di investire proficuamente nelle imprese che facevano e fanno innovazione al servizio del Paese ha contribuito a formare il DNA del gruppo Intesa Sanpaolo.
Fonte: Archivio storico di Intesa Sanpaolo, patrimonio Banca Commerciale Italiana
1. La filovia Spezia-Portovenere costruita dalla SIVE di Turrinelli, 1906
2. “Carro elettrico ad accumulatori tipo ‘Turrinelli’”, 1926
3. Trenino elettrico utilizzato all’interno della Fiera di Milano per il trasporto dei viaggiatori, 1936
4. Depliant pubblicitario “Le strade elettriche d’Italia”, anni ‘40
Data ultimo aggiornamento 27 novembre 2025 alle ore 12:53:17