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Commodity Trade sotto i riflettori: quali dinamiche?

Commodity Trade sotto i riflettori: quali dinamiche?

Il conflitto in Ucraina, le sanzioni alla Russia e gli elevati livelli dei corsi delle commodity si riflettono anche sulle direttrici del commercio internazionale ed implicano potenziali benefici o criticità nel contesto economico mondiale

  • L’export di prodotti agro-alimentari, vede nella posizione di leader gli USA, con oltre il 9% del totale mondiale, seguono l’Olanda con il 6%, il Brasile e la Germania con il 5%. Mentre per il Brasile, le esportazioni di “food” rappresentano il 35,5% del totale brasiliano, questa percentuale scende al 17% per l’Olanda e al 10% per gli USA.
  • Le maggiori quote delle esportazioni di minerali (energetici e non) sono fornite dagli USA, che contribuiscono per il 9% del totale mondiale, dall’Australia e dalla Russia con l’8% ciascuno e dagli EAU con il 6%. I minerali costituiscono oltre il 65% dell’export australiano e circa il 45% di quello russo, ma solo il 14% di quello statunitense.
  • Tra i minerali, l’export di minerali energetici, offerti soprattutto dagli USA (10% del totale mondiale), dalla Russia e dall’Arabia Saudita (9%), quello dei non energetici è fornito per oltre il 31% dall’Australia.
  • Nel Mondo le esportazioni di metalli nel 2021 sono state pari a $1.422 miliardi che con il settore metallurgico hanno rappresentato circa il 7% dell’export complessivo. La Cina ha conquistato una quota mondiale del 10%.
  • La Svizzera è il maggior esportatore mondiale di metalli e pietre preziose con oltre il 13%, seguono gli USA con il 10%. Il 28% dell’export svizzero è costituito da questa categoria merceologica, supera l’89% per quello del Botswana.
  • Le importazioni di prodotti agro-alimentari nel 2021 hanno raggiunto i $1906,8 miliardi. Tra i maggiori importatori vi sono gli USA, con una quota sul totale mondiale di quasi l’11%. Le voci principali dell’import agro-alimentare sono i cereali, la frutta, la carne e i grassi e oli animali e vegetali.
  • L’import di minerali è stato di $3.031 miliardi ed il 15% del totale mondiale è stato acquistato dalla Cina che rappresenta oltre il 22% dell’import cinese.
  • Anche per quanto concerne i metalli ($1.418 miliardi) i maggiori importatori mondiali sono gli USA e la Cina, con quote rispettivamente del 10% e dell’8%. I principali importatori di metalli e pietre preziose sono la Svizzera con il 13,5%, gli USA con quasi il 12%, l’India con l’11%. Oltre il 34% delle importazioni svizzere è dato da questa categoria merceologica.

In sintesi, sulla base dell’incidenza del surplus e del deficit commerciale per classi merceologiche in rapporto al PIL:

  • il comparto agro-alimentare è particolarmente positivo per gran parte dei paesi del Sud America, mentre risulta penalizzante – con potenziali situazioni di vulnerabilità – in numerose economie africane;
  • in merito ai minerali, contribuisce favorevolmente per numerosi paesi africani, del Medio Oriente, per Russia, Australia e Venezuela. Al contrario, Europa, Cina ed India mostrano una condizione di deficit e di dipendenza dall’estero.
  • in relazione ai metalli, il rapporto surplus/PIL è positivo per molti paesi CSI, dell’Africa meridionale, del sud America, mentre penalizza gran parte dei paesi Sub Sahariani ed il sud est asiatico;
  • infine, per quanto riguarda i metalli e le pietre preziose, il rapporto è nettamente positivo per la regione sudafricana e dell’Africa occidentale, per tutto il Sud America e le repubbliche CSI. Viceversa, esso risulta negativo in India, in Medio Oriente, in Europa e negli USA.

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