Materie prime: molte incognite sulla domanda, ma è boom per l’oro
Le materie prime stanno attraversando mesi complicati a causa di vari elementi di incertezza che gravano sulla domanda finale e di seri rischi politici e geopolitici:
- da un lato, pressioni ribassiste su metalli ed energetici per il rallentamento in importanti economie e le difficoltà del settore manufatturiero;
- dall’altro lato, c’è ottimismo sulle prospettive di medio periodo per l’avvio di un ciclo di politica monetaria espansiva e l’attesa accelerazione della crescita mondiale verso fine 2025.
Per l’oro, invece, gli analisti registrano il migliore dei mondi possibili.
Nelle prossime settimane l’oro potrebbe registrare nuovi record, con un prezzo medio di circa 2.595 dollari nel quarto trimestre 2024.
Nel primo semestre 2024 le esportazioni del settore orafo italiano hanno superato €7 miliardi con una crescita del 48,8% in valore (pari a oltre 2,3 miliardi) e del 37,0% in quantità, pur in presenza di una domanda mondiale di gioielli in oro in calo del 10,2%.
Buona parte della crescita è legata al balzo delle vendite verso la Turchia, passate da €368 milioni a €2,7 miliardi, che diventa il primo mercato di sbocco. Si segnala anche il rafforzamento negli Emirati Arabi Uniti (+12,4%), mentre si riducono del 4,1% le esportazioni verso gli Stati Uniti penalizzate dall’andamento del secondo trimestre (-8,9%).
Si consolida così il ruolo del settore orafo italiano nel contesto europeo: l’Italia copre infatti il 56% delle esportazioni dell’area UE 27.
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Data ultimo aggiornamento 8 ottobre 2024 alle ore 10:36:30