{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}

Enti locali chiamati a gestire le risorse del PNRR

Enti locali chiamati a gestire le risorse del PNRR

La finanza comunale

La situazione pre-pandemia delle finanze comunali, tracciata dai dati sui bilanci dei Comuni di recente diffusione, evidenzia come già prima della crisi e dell’allentamento dei vincoli di bilancio europei, per gli Enti locali avesse avuto inizio una fase di alleggerimento dei vincoli finanziari e di rilancio della spesa per investimenti. La revisione delle regole contabili ha infatti consentito un aumento della capacità di investimento dei Comuni: nel 2019 le spese in conto capitale accelerano con un incremento del 17%, mentre rimane pressoché invariato il livello delle spese correnti. Nel 2020 gli investimenti continuano a crescere: sulla base dei dati di contabilità nazionale, i Comuni nel 2020 hanno speso 10 miliardi di euro per investimenti gestendo circa un quarto della spesa per investimenti pubblici.

Nel 2020 l’impatto della crisi pandemica sui bilanci degli Enti risulta inferiore a quello temuto: emerge chiaramente il ruolo dei trasferimenti straordinari nel sostenere i bilanci dei Comuni. Gli interventi si sono dimostrati adeguati nel compensare efficacemente la riduzione delle entrate e l’aumento delle spese legati alla pandemia. I dati di cassa evidenzino nel 2020 un calo marcato (-6,1%) degli incassi da entrate tributarie rispetto al 2019. Anche le entrate extra-tributarie registrano una marcata perdita di gettito (-18,4%), perché la loro realizzazione è connessa allo svolgimento di attività economiche che sono state colpite dalle misure di restrizione (come i canoni di occupazione). Invece, i trasferimenti registrano un notevole incremento (+77,9%). Cambia, quindi, seppur in maniera non strutturale, la composizione delle entrate correnti, a favore dei trasferimenti riducendo pertanto l’autonomia finanziaria. Per quanto riguarda le spese, si assiste a una ricomposizione della spesa corrente che si è tradotta in un livello pressoché invariato di pagamenti rispetto al 2019.

Le Amministrazioni comunali avranno un ruolo rilevante nell’attuazione e nella gestione delle risorse del PNRR: stime dell’ANCI indicano in 43 miliardi di euro le risorse da gestire da parte dei Comuni. Le linee di intervento sulle quali i Comuni avranno un ruolo come soggetti attuatori sono numerose: tra queste, si ricorda il piano asili nido; i progetti di rigenerazione urbana e riduzione del degrado; i piani urbani integrati e le politiche abitative; i progetti di efficientamento degli edifici pubblici; i trasporti locali sostenibili; i servizi socio-assistenziali, disabilità e marginalità; la digitalizzazione e modernizzazione della PA. Una nostra stima indica in circa 7 miliardi in più all’anno l’incremento di risorse che i Comuni dovranno gestire nel periodo 2023-25. Se si considera che nel triennio 2018-20 la spesa in conto capitale, da contabilità, dei Comuni è stata mediamente di 10,7 miliardi, è evidente l’incremento notevole di risorse e, di conseguenza, l’aggravio di impegno che si troveranno a fronteggiare.

La finanza regionale e la sanità

I consuntivi delle Amministrazioni regionali e delle Province autonome mostrano saldi in miglioramento nel 2019 e una riduzione (auspicata) dell’overshooting. Il saldo, calcolato come differenza tra entrate finali e spese finali, è stato pari a 5,4 miliardi di euro per il complesso di Regioni e Province autonome, in ampliamento di 597 milioni di euro rispetto al risultato ottenuto nel 2018: tutte le Regioni, con l’unica eccezione della Puglia, hanno registrato un avanzo.

Nel 2020 le entrate registrate dalle Amministrazioni regionali sono cresciute di 5,9 miliardi di euro: tale incremento è la sintesi di una caduta del gettito tributario e di una decisa impennata nei trasferimenti dalle altre Amministrazioni pubbliche. Le spese delle Amministrazioni regionali sono aumentate di 7,6 miliardi (4,8%): l’incremento riflette i maggiori sforzi sostenuti dalle Amministrazioni per far fronte all’epidemia. L’aumento della spesa sanitaria, unito ad una contestuale riduzione del PIL, ha determinato un rialzo deciso del rapporto tra spesa sanitaria corrente e PIL, passato dal 6,5% al 7,5% nel 2020. La crescita della spesa sanitaria ha interessato tutte le Regioni: in termini pro-capite, l’incremento è stato mediamente di 115 euro per abitante, con punte superiori ai 200 euro in Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Bolzano.

La pandemia da Covid-19 ha confermato il valore universale della salute, la sua natura di bene pubblico fondamentale e la rilevanza macroeconomica dei servizi sanitari pubblici. Ha altresì evidenziato alcuni aspetti critici del Sistema Sanitario Nazionale. Il ruolo delle Amministrazioni regionali nell’attuazione e nella gestione della Missione 6 - Salute, del PNRR è centrale. Tale Missione ha una dotazione finanziaria di 15,6 miliardi pari all’8,2% delle risorse messe a disposizione dal NGEU e si sviluppa in due componenti: la prima riguarda le reti di prossimità, le strutture intermedie e la telemedicina per l’assistenza territoriale; si intendono rafforzare i servizi territoriali, potenziando e creando nuove strutture e presidi territoriali, oltre a sviluppare la telemedicina e a consentire una maggiore integrazione dei servizi sociosanitari. La seconda componente della Missione, invece, riguarda l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del sistema sanitario nazionale.

Scarica il Monitor Finanza Locale

{"toolbar":[]}