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L’industria italiana del mobile: sfide e opportunità di crescita

L’industria italiana del mobile: sfide e opportunità di crescita

Nel 2021 l’industria italiana del mobile ha registrato un aumento del fatturato del 25,1% a prezzi correnti, mostrando una dinamica migliore rispetto al complesso del manifatturiero (+22,5%). Sono state ampiamente recuperate le perdite subite nel 2020: i livelli di fatturato sono, infatti, superiori del +15,7% rispetto a quelli registrati nel 2019 (vs +9,1% del manifatturiero). Tra i principali competitor in Europa, solo la Polonia è riuscita a fare meglio.

Oltre al traino del mercato interno, le imprese del settore sono tornate a crescere a ritmi sostenuti sui mercati esteri. Le esportazioni, grazie al balzo del 20,8% nel 2021 (a valori correnti), non solo hanno recuperato quanto perso nel 2020, ma hanno registrato un progresso dell’8,3% rispetto al 2019.

Ancora una volta è stato trainante l’export dei 13 distretti industriali del legno-arredo, monitorati da Intesa Sanpaolo, che, grazie a un balzo tendenziale del +22,1% nel 2021, ha registrato un nuovo record storico, toccando quota 7,9 miliardi di euro, il 10,4% in più rispetto al 2019.

È ulteriormente salito il saldo commerciale del settore, che a livello complessivo è stato pari a 8,3 miliardi, l’8% del saldo commerciale del manifatturiero. Anche in questo caso sono stati determinanti i distretti industriali che hanno riportato un avanzo commerciale pari a 6,8 miliardi di euro (l’82% del saldo complessivo del settore).

Il 2022 si è aperto con performance particolarmente positive, sia in termini di fatturato complessivo del settore (+13,9% a valori correnti nel trimestre gennaio-marzo) sia in termini di vendite sui mercati esteri. L’export dell’industria del mobile ha continuato a crescere a ritmi sostenuti: il bilancio è, infatti, ampiamente positivo nel primo trimestre dell’anno, con un progresso tendenziale pari al +20,7% (+21,2% le esportazioni dei distretti), guidato in primis da Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia e Svizzera.

La performance a prezzi correnti del settore è stata influenzata dalla spinta dei prezzi, saliti mediamente del 7,3% nei primi tre mesi del 2022, riflettendo il contesto inflativo causato dalla prima fase di rialzo dei prezzi delle commodity, energetiche e non, antecedente il conflitto tra Russia e Ucraina.

Lo scoppio della guerra ha contribuito ad esacerbare queste dinamiche, mutando anche lo scenario per le imprese del mobile: prezzi dell’energia ai massimi, maggiore esposizione verso i mercati russo e ucraino (che pesano il 3,7% sulle esportazioni del settore, contro il 2% medio del manifatturiero nel 2021) e soprattutto una domanda di beni durevoli penalizzata dall’incertezza e dalle bollette energetiche, sia in Italia che negli altri paesi europei, porteranno a una frenata del fatturato a prezzi costanti del settore nel 2022. La crescita attesa dei prezzi, però, consentirà di registrare un nuovo incremento del fatturato a prezzi correnti del Mobile italiano (+13,1% in media d’anno).

Inoltre, in assenza di una escalation del conflitto, il settore potrà riprendere buoni ritmi di sviluppo nei prossimi anni, con una previsione di crescita del 2,7% medio annuo (a prezzi correnti) nell’orizzonte al 2026. Per ottenere questi risultati sarà cruciale proseguire sulla strada del rafforzamento competitivo, accelerando sul fronte degli investimenti, orientati in particolare verso transizione green e digitalizzazione, processi e funzioni di vendita, R&S e formazione del capitale umano. Premianti per la crescita dell’industria del mobile saranno anche gli investimenti in economia circolare, intensificando gli sforzi sul fronte sia della gestione delle risorse idriche e dei rifiuti sia dell’utilizzo di materie prime di riciclo all’interno dei processi produttivi, politiche che già ora sono più diffuse tra le imprese del mobile rispetto alla media manifatturiera (il 32,7% delle imprese del mobile utilizza materie prime seconde contro il 25,4% del manifatturiero). Anche le filiere di fornitura di prossimità, già tipiche della struttura del settore, potranno essere funzionali a un miglior presidio degli obiettivi di sostenibilità dell’intera filiera.

Scarica il Focus sull’industria italiana del mobile, realizzato in occasione del Salone del Mobile di Milano

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