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Il settore orafo italiano nel 1° trimestre 2022

Il settore orafo italiano nel 1° trimestre 2022

Dopo il completo recupero dei livelli pre-crisi realizzato nel 2021, la domanda mondiale di gioielli in oro segna un calo nel 1° trimestre 2022 (-6,9%). Il settore orafo italiano, rafforza comunque il suo trend di crescita nei mercati internazionali con variazioni rispetto al 2021 superiori al 30% sia in valori, sia in quantità, che raggiungono livelli superiori al 9,1% rispetto al 2019. 

Materie prime: un cambio di mentalità

Rischi geopolitici, urgenza di ridurre la dipendenza dalle esportazioni russe e utilizzo come arma politica delle riserve denominate in dollari sono i tre principali fattori che stanno favorendo un cambio strutturale di mentalità sulle materie prime. In effetti, questi beni sono sempre più spesso considerati asset strategici, utili per ridurre la dipendenza dagli esportatori stranieri o esercitare una maggiore leva politica nei rapporti internazionali. Per i paesi non occidentali, la creazione o l’ampliamento di riserve di materie prime potrebbe inoltre contribuire a ridurre l’esposizione al dollaro americano, contenendo così l’impatto negativo di potenziali future sanzioni statunitensi nei loro confronti.

Metalli preziosi: colpiti dalla stretta della Fed

Condizioni monetarie restrittive e forte dollaro americano costituiscono due grandi ostacoli per il complesso dei metalli preziosi. Tuttavia, nei prossimi mesi la quotazione dell’oro potrebbe recuperare parte del terreno perso, poiché ci attendiamo un moderato aumento degli investimenti in ETF aventi oro fisico come sottostante, favoriti da alti prezzi dell’energia e rischi geopolitici che alimentano timori inflazionistici, una ripresa della domanda nel settore della gioielleria in Cina e India e maggiori acquisti di oro effettuati dalle banche centrali nel tentativo di diversificare le riserve ufficiali.

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