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Distretti industriali: +14% di esportazioni nel terzo trimestre 2022

Distretti industriali: +14% di esportazioni nel terzo trimestre 2022

Nel terzo trimestre del 2022 l’export dei distretti industriali ha registrato un aumento tendenziale del 14%. E’ il sesto aumento consecutivo a doppia cifra. Nel complesso, nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni sono salite del +15,9%. È stata superata la soglia dei €110 miliardi (a quota 113,4 miliardi), il 19,6% in più rispetto ai primi nove mesi del 2019 quando l’export distrettuale fu pari a poco meno di 95 miliardi.

Questi risultati riflettono in parte il rialzo dei prezzi alla produzione dei prodotti manifatturieri venduti all’estero (+12,4% tra gennaio e settembre 2022-2021 e +16% tra gennaio e settembre 2022-2019) e confermano ancora una volta l’elevata competitività delle aree distrettuali che, infatti, hanno nuovamente battuto la concorrenza tedesca.

Tutte le filiere distrettuali hanno superato i livelli pre-pandemici: su un totale di 158 distretti monitorati, 138 sono oltre i livelli dei primi nove mesi del 2019 e 128 distretti si collocano oltre i valori dello stesso periodo del 2021.

A livello territoriale risultano positive le performance di tutte le macro-aree: in evidenza la Lombardia nel Nord-Ovest (+20% la variazione rispetto ai primi nove mesi del 2019), il Friuli-Venezia Giulia nel Nord-Est (+20,2%), l’Umbria nel Centro (+16,8%), la Campania nel Mezzogiorno (+23,1%).

I mercati in cui l’export dei distretti nei primi nove mesi del 2022 ha registrato la crescita maggiore in valore (rispetto al corrispondente periodo del 2019) sono stati nell’ordine gli Stati Uniti (+3,4 miliardi di euro), la Germania (+2,9 miliardi) e la Francia (+2,5 miliardi).

L’export dei distretti dovrebbe aver mantenuto un buon ritmo di crescita anche nei mesi autunnali. Sono queste le indicazioni che emergono dai dati di commercio estero disponibili senza la disaggregazione territoriale. A inizio 2023 le vendite estere distrettuali sono attese sperimentare un rallentamento, in un quadro di domanda mondiale meno favorevole.

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