PMI italiane: sfide e opportunità in uno scenario complesso
9 luglio 2025
Stefania Trenti, Head of Industry and Local Economies Research del Research Department di Intesa Sanpaolo, è intervenuta su MF Growth per fare una analisi delle sfide e delle prospettive per le PMI italiane nell’attuale scenario globale.
Di seguito i punti principali del suo intervento:
Lo scenario per le PMI italiane si presenta complesso e caratterizzato da un elevato livello di incertezza. L’economia mondiale dovrebbe crescere del 2,8% nel 2025, in rallentamento rispetto al 3,2% del 2024, penalizzata soprattutto dall’impatto dell’inasprimento delle politiche commerciali statunitensi. I dazi americani riducono le importazioni complessive e cambiano la composizione geografica degli scambi, rallentando la crescita del commercio globale.
Non mancano, tuttavia, elementi positivi a sostegno dell’economia europea e italiana, che possono creare migliori condizioni di mercato per le nostre PMI in Europa:
- l’allentamento monetario della BCE,
- la coda dei piani legati al Next Generation EU,
- la politica fiscale tedesca,
- gli investimenti connessi alla doppia transizione.
I dati dei primi mesi dell’anno evidenziano timidi segnali di miglioramento anche per il settore manifatturiero, fortemente penalizzato negli scorsi trimestri. L’evoluzione del potere d’acquisto appare, poi, coerente con un recupero dei consumi, per ora fortemente influenzati dal clima di incertezza che sta portando ad un incremento nel tasso di risparmio.
Un recupero più solido di consumi e investimenti in Europa appare cruciale per le PMI italiane e potrebbe controbilanciare, almeno in parte, l’effetto negativo dell’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti. In uno scenario competitivo complesso, dove peserà anche la pressione competitiva delle merci cinesi dirottate dal mercato USA, le PMI italiane stanno reagendo in diversi modi.
L’inchiesta realizzata dal Research Department presso i gestori dell’internazionalizzazione Intesa Sanpaolo, a diretto contatto con gli esportatori, evidenzia una forte spinta alla ricerca di nuovi clienti in altri mercati (75%) e all’anticipazione delle consegne negli USA (52%), come confermato anche dai dati delle esportazioni italiane dei primi mesi dell’anno. Un terzo circa dei rispondenti, inoltre, segnala come potenziale reazione la revisione dei listini di vendita verso gli USA, opzione che potrà pesare sulla marginalità, ma che consente di mantenere il proprio posizionamento su un mercato importante come gli Stati Uniti.
Data ultimo aggiornamento 9 luglio 2025 alle ore 15:03:18