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1° semestre 2022: i risultati delle società quotate

1° semestre 2022: i risultati delle società quotate

La stagione dei risultati del 2° trimestre / 1° semestre 2022 è stata sin qui ampiamente positiva e ben al di sopra delle attese. I risultati Above sono stati il 56% (il secondo miglior dato negli ultimi 10 anni), quelli in Linea sono stati il 36%, nel nostro campione di previsione (75 società).

Ancora una volta, i Finanziari hanno avuto una solida reporting season, con un aumento delle sorprese positive rispetto al trimestre precedente. Le banche sono state sostenute dalla crescita del margine d’interesse, dai ricavi da trading e dal minor costo del rischio. Il Risparmio gestito ha beneficiato di commissioni di gestione in crescita, e dell’aumento del margine d’interesse. Gli Assicurativi hanno riportato un miglioramento nel Ramo Vita, ed una solida posizione di capitale.

Tra i Non Finanziari, il 50% ha battuto le nostre attese, grazie soprattutto ad efficaci politiche di pricing. In dettaglio, i Beni di Lusso hanno beneficiato del price-mix e del miglioramento della domanda in area EMEA; i Beni di Consumo hanno fronteggiato le pressioni inflazionistiche con il sales-mix e riduzioni sui costi. Nel settore Auto, le società sono riuscite a trasferire a valle gli aumenti di costo, grazie ad efficaci politiche di pricing; Costruzioni e Real Estate nel complesso sono stati in linea con le attese. I Beni e Servizi Industriali hanno assorbito la cost-inflation con aumenti di prezzo ed efficienze; il Farmaceutico ha visto un miglioramento in EMEA e Nord America, anche se con luci ed ombre. Molto bene ha fatto il settore Oil & Gas, sostenuto dai prezzi degli idrocarburi e dagli elevati margini di raffinazione. Le Utilities hanno beneficiato dei maggiori prezzi di gas ed elettricità e del contributo delle energie rinnovabili, assorbendo l’aumento del WACC regolamentare ed il minor contributo dell’idroelettrico. Le TLC hanno fronteggiato una domanda interna ancora debole con maggiori risparmi sui costi operativi e, per il settore torri, con adeguamenti tariffari all’aumento dell’inflazione; i Media infine hanno visto un aumento dei ricavi legati ad eventi sportivi.

Le guidance sono state nella gran parte dei casi migliorate (37%) o confermate (53%), con un outlook per la fine del 2022 nel complesso ben visibile. A questo punto, tuttavia, crediamo che il maggiore rischio sugli utili, in particolare per i Non-Finanziari, sia concentrato chiaramente sul 2023, a causa delle politiche restrittive delle banche centrali, dei maggiori prezzi dell’energia, e dei rialzi nei costi di produzione causati dall’inflazione in uno scenario di domanda meno favorevole. I Finanziari dovrebbero invece continuare a beneficiare di un margine d’interesse in crescita, anche se in un contesto macroeconomico meno favorevole nei prossimi trimestri.

 

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