Oro: nel 2025 prezzo tra 2.450-2.700 dollari l’oncia
Nel 2025, a fronte di un ritmo di crescita dell’economia mondiale vicino al 3%, in linea con quello dello scorso anno, ci si aspetta di assistere a dinamiche macroeconomiche eterogenee fra le varie aree. È quanto emerge da una ricerca del Research Department di Intesa Sanpaolo presentata durante l’ultima edizione di VicenzaOro.
Negli Stati Uniti, la crescita è ben supportata da una domanda interna ancora vivace e da un impatto positivo sul clima di fiducia legato alle aspettative che la prossima amministrazione Trump possa implementare politiche favorevoli a crescita ed investimenti, almeno nel breve termine. I rischi inflattivi delle nuove politiche repubblicane e la resilienza del mercato del lavoro potrebbero giustificare meno del previsto tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, e quindi alimentare la prospettiva di tassi relativamente alti per un periodo prolungato.
In Europa, la crescita economica dovrebbe accelerare grazie al recupero dei consumi privati e agli investimenti di Next Generation EU, ma, almeno nel breve periodo, il clima di fiducia è negativamente influenzato dal rischio di guerre commerciali con gli Stati Uniti. Il processo di disinflazione, i timori di nuove restrizioni commerciali e l’incertezza politica in Germania e Francia potrebbero giustificare il proseguimento della politica espansiva della BCE sino a metà 2025.
In questo scenario macroeconomico costellato di rischi politici e geopolitici i metalli preziosi potrebbero esibire una relativa stabilità. Ci si attende che l’oro possa scambiare in un intervallo di circa 2.450 - 2.700 dollari l’oncia, registrando una media annua di circa 2.550 dollari. Quindi, non ci si attende che l’oro possa toccare nuovi massimi nel breve periodo. Tuttavia, dopo una fase di consolidamento dovrebbero ravvivarsi le pressioni rialziste sui prezzi di tutti i principali metalli preziosi e nuovi massimi per l’oro sono probabili da fine 2025 in poi.
Per tutti i metalli, i principali fattori da monitorare nel corso dell’anno saranno le aspettative di politica monetaria e il conseguente impatto sulla forza relativa del dollaro americano, i rischi politici (nuove guerre commerciali e modifiche alle attuali politiche energetiche) e geopolitici (crisi in Medio Oriente e guerra fra Russia e Ucraina). Per l’oro sarà altresì rilevante monitorare la domanda delle banche centrali, soprattutto nei Paesi emergenti. Infatti, si evidenzia come a partire dal 2022, a seguito dell’invasione russa in Ucraina e delle conseguenti sanzioni internazionali contro la Russia, siano notevolmente cresciuti gli acquisti di oro per riserve strategiche.
Data ultimo aggiornamento 24 gennaio 2025 alle ore 11:50:06