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Carlo Messina intervista per il Summit21 della Fondazione Ellen MacArthur

Carlo Messina intervista per il Summit21 della Fondazione Ellen MacArthur

La Ellen MacArthur Foundation organizza “Summit21”, un appuntamento annuale dedicato ad analizzare come governi e aziende dovrebbero collaborare per fronteggiare le principali sfide globali, generando contemporaneamente benessere e capacità di ripresa.

Quest’anno Summit21 è stato dedicato al tema della trasformazione. L’economia circolare è di per sé una trasformazione del sistema, perché fornisce gli strumenti necessari ad affrontare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, rispondendo altresì a importanti bisogni sociali.

Durante Summit21, la Ellen MacArthur Foundation ha chiesto a Carlo Messina - CEO di Intesa Sanpaolo - come una delle principali banche in Europa applichi i principi dell’economia circolare nel proprio business.

Il CEO Carlo Messina ha dichiarato che “un grande gruppo bancario come Intesa Sanpaolo è consapevole dell’impatto significativo che può esercitare sul contesto sociale e ambientale in cui opera. È proprio per questo che Intesa Sanpaolo ha scelto di agire non solo all’insegna del profitto, ma anche con lo scopo di creare valore a lungo termine per la Banca stessa, i suoi azionisti, per i dipendenti e i clienti, per la comunità e l’ambiente in generale”.

Messina ha anche ribadito che “Intesa Sanpaolo è pronta ad essere motore per la crescita sostenibile e inclusiva in Italia”. Carlo Messina ha sottolineato l’impegno di Intesa Sanpaolo a erogare oltre €400 miliardi di prestiti a medio e lungo termine a imprese e famiglie, a sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che punta sugli investimenti in innovazione e green economy.

Alla domanda su come la banca stia influenzando la trasformazione del sistema, Carlo Messina ha spiegato che “in Intesa Sanpaolo siamo tutti consapevoli del fatto che la finanza, gli investimenti, l’istruzione, l’innovazione e la responsabilità sociale d’impresa possono contribuire ad affrontare con efficacia il problema della crescita economica e del progresso a “misura d’uomo”; per questo motivo – insieme ai nostri partner – la Banca intende svolgere un ruolo chiave. Il rischio climatico è un rischio d’impresa. Realtà come Intesa Sanpaolo e altri partner strategici della Ellen MacArthur Foundation stanno rispondendo con un cambiamento concreto, stanno influenzando altri a fare lo stesso. Sostenibilità e circolarità devono essere parti integranti della costruzione dei portafogli e della gestione del rischio”.

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA AL CEO CARLO MESSINA

D: Risolvere i problemi economici per risolvere quelli climatici: in che modo Intesa Sanpaolo sta usando i principi dell’economia circolare per rispettare i propri obiettivi di riduzione dell’inquinamento e affrontare i cambiamenti climatici?

R: “Intesa Sanpaolo attribuisce grande importanza alle problematiche legate ai cambiamenti climatici, alla biodiversità e all’inquinamento, nonché all’inclusione sociale e allo sviluppo sostenibile, con l’ambizione di diventare la prima Impact Bank in Europa.

“Il cambiamento climatico è un fenomeno estremamente importante, le cui conseguenze sono sia ambientali che di grande impatto sulle dinamiche economiche e sociali delle generazioni attuali e future.

“Un grande gruppo bancario come Intesa Sanpaolo è consapevole dell’impatto significativo che può esercitare sul contesto sociale e ambientale in cui opera. È proprio per questo che Intesa Sanpaolo ha scelto di agire non solo all’insegna del profitto, ma anche con lo scopo di creare valore a lungo termine per la Banca stessa, i suoi azionisti, per i dipendenti e i clienti, per la comunità e l’ambiente in generale.

“Dal 2016, come primo Financial Service Strategic Partner della Ellen MacArthur Foundation, il nostro impegno a favore della transizione verso l’economia circolare è stato tangibile e orientato all’innovazione.

“Lanciata nell’ambito del Piano Industriale 2018-2021, la nostra linea di credito da €5 miliardi per sostenere l’economia circolare – ampliata a €6 miliardi dopo il successo dell’acquisizione di UBI Banca – ci ha permesso di finanziare progetti innovativi per un totale di circa €4 miliardi ad aprile 2021. Tra questi, le iniziative trasformative e intersettoriali di oltre 200 imprese, nonché mutui ipotecari “green” per clienti retail (di cui €1,2 miliardi erogati nel primo trimestre del 2021).

“Inoltre, nel 2019, Intesa Sanpaolo ha completato con successo il lancio della sua prima Obbligazione sostenibile interamente focalizzata sull’economia circolare, raccogliendo fondi per €750 milioni e ordini per oltre €3,5 miliardi”.

D: Crescere in un’economia circolare: secondo Carlo Messina, quali opportunità per la crescita sta creando l’economia circolare, riducendo le emissioni di gas serra, i rifiuti e l’inquinamento?

R: “L’economia circolare offre enormi opportunità in termini di crescita e prosperità, affrontando al contempo progettualmente il problema dei rifiuti e dell’inquinamento. Le banche hanno una responsabilità sociale nel promuovere una visione più ampia e sistemica di economia moderna e dovrebbero, quindi, valutare con attenzione come la circolarità possa trasformare il business e la finanza.

“Oggi la rilevanza strategica dell’economia circolare a livello mondiale è più evidente che mai, declinandosi sia in termini di piano strategico – soprattutto nell’ambito del Green Deal europeo e del fondo Next Generation EU per ripensare e sviluppare il sistema industriale – sia come acceleratore di tematiche importanti, quali gli standard ESG, la digitalizzazione e l’impatto sociale.

“La pandemia e le necessarie misure di contenimento hanno senza dubbio rivelato con maggiore evidenza e urgenza l’esposizione del nostro sistema economico e sociale a una serie di rischi di natura globale, e la grave recessione economica che ne è seguita impone un profondo sforzo collettivo per dare nuova forma all’economia.

“La diffusione del Covid-19 ha quindi ridefinito le sfide legate alla sostenibilità e accelerato la necessità di nuovi paradigmi. Ne consegue una crescita esponenziale dell’interesse da parte di aziende, investitori, consumatori e regolatori per la dimensione ambientale, sociale e di governance del nuovo assetto economico che nascerà nella fase di ripartenza post-pandemia. In effetti, nell’affrontare le sfide poste dalla pandemia di coronavirus, la domanda non è più se dobbiamo ricostruire meglio, ma come.

Intesa Sanpaolo è pronta ad essere motore per la crescita sostenibile e inclusiva in Italia”. Carlo Messina ha sottolineato l’impegno di Intesa Sanpaolo a devolvere oltre €400 miliardi a imprese e famiglie a sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che punta sugli investimenti in innovazione e green economy”.

D: Trasformare il sistema: in che modo Intesa Sanpaolo sta sfruttando l’economia circolare per trasformare i sistemi ed esercitare un impatto su ampia scala?

R: “Un famoso proverbio dice ‘Se vuoi andare veloce corri da solo, ma se vuoi andare lontano corri insieme a qualcuno’ – questo è più che mail vero per una transizione sistemica così ambiziosa. Aziende e governi devono collaborare per conseguire l’impatto economico, ambientale e sociale auspicato dall’economia circolare su ampia scala.

“in Intesa Sanpaolo siamo tutti consapevoli del fatto che la finanza, gli investimenti, l’istruzione, l’innovazione e la responsabilità sociale d’impresa possono contribuire ad affrontare con efficacia il problema della crescita economica e del progresso a “misura d’uomo”, per questo motivo – insieme ai nostri partner – la Banca intende svolgere un ruolo chiave. Il rischio climatico è un rischio d’impresa. Realtà come Intesa Sanpaolo e altri partner strategici della Ellen MacArthur Foundation, stanno rispondendo con un cambiamento concreto, stanno influenzando altri a fare lo stesso. Sostenibilità e circolarità devono essere parti integranti della costruzione dei portafogli e della gestione del rischio”.

“La collaborazione fra Intesa Sanpaolo e la Ellen MacArthur Foundation rappresenta per noi la migliore opportunità per sviluppare un approccio sistemico, insieme agli altri Partner strategici. Abbiamo per esempio svolto un ruolo chiave nella stesura del position paper ‘Financing the Circular Economy - Capturing the opportunity’ pubblicato a settembre 2020 insieme ad altri prestigiosi operatori del settore finanziario. Inoltre, da inizio 2020, siamo entrati a far parte del Circulytics Sounding Board e abbiamo contribuito con partner di diversi segmenti a definire la struttura di questo innovativo strumento che serve a valutare e misurare il livello di circolarità di un’azienda.

“Insieme alla Fondazione Cariplo – uno dei principali stakeholder di Intesa Sanpaolo – abbiamo lanciato a fine 2018 il primo laboratorio italiano dedicato all’economia circolare: il Circular Economy Lab. Gestito da Intesa Sanpaolo Innovation Center e da Cariplo Factory, il laboratorio intende affermarsi come punto di riferimento nazionale per le imprese e gli istituti attivi nell’ambito della circolarità e dell’innovazione, fungendo da piattaforma di collaborazione. Il Lab offre un’ampia gamma di servizi di consulenza per le aziende e per lo sviluppo di progetti dedicati all’ecosistema delle start-up.

“Cooperando con i suoi partner, Intesa Sanpaolo ha inoltre l’opportunità di promuovere importanti iniziative legate alla cultura, alla formazione e all’advocacy. Eccone alcune:

  • Dal 2016, Intesa Sanpaolo è coinvolta attivamente in svariate iniziative di advocacy per le autorità politiche e ha quindi preso parte a gruppi di lavoro in seno alla BCE, alla Commissione Europea, alle Nazioni Unite, al governo italiano e ad alcuni dei colossi aziendali del Made in Italy.
  • Intesa Sanpaolo lancerà a breve un corso di formazione esecutivo dal titolo ‘Strategy & circular economy for professionals and entrepreneurs’ organizzato di concerto con Intesa Sanpaolo Formazione e l’Università Cattolica di Milano. Intesa Sanpaolo vuole svolgere un ruolo chiave anche nel mondo della formazione professionale, mettendo a disposizione di manager e imprenditori tutte le esperienze e competenze maturate ad oggi, con particolare attenzione ai campi dell’Innovazione e dell’economia circolare, della Trasformazione digitale e dello Sviluppo sostenibile”.
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