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Cultura

I suoni della natura, note in digitale

La tradizionale rassegna musicale Palazzo Marino in Musica, giunta ormai alla IX edizione, condivide con gli appassionati ascoltatori un ricco programma musicale nella cornice di Sala Alessi nel palazzo del Comune di Milano.

Anche quest’anno si riconferma nelle qualificate proposte e adotta, per i noti temi di emergenza sanitaria, una nuova veste digitale con le esecuzioni in streaming. 

De Naturae Sonis è il titolo dell’edizione 2020, richiama al tema della sfaccettata relazione tra uomo e natura, sicuramente di antichissima memoria ma, allo stesso tempo, estremamente attuale nel suo saper anche essere dolorosamente travagliata. In ogni caso il desiderio dell’uomo di immedesimarvisi ricercando un linguaggio artistico ideale non è mai venuto meno. La musica quindi, fin dall’antichità estremamente evocativa per le potenzialità timbriche e tecniche degli strumenti, è diventata strumento di elezione di questo processo identificativo e della ricerca di un’ideale armonia dell’essere con il creato.
Nella nuova stagione di sei appuntamenti dedicati a questa profonda e intima relazione, i giovani interpreti propongono un viaggio coinvolgente attraverso i diversi periodi musicali, articolando un percorso lungo le diverse epoche espressive. Collegandosi in streaming al sito e ai canali social della rassegna, ogni prima domenica del mese, da giugno a novembre, sarà quindi possibile, di volta in volta, sintonizzarsi con i suoni che riproducono la natura, in uno schema compositivo tipico dell’età barocca, partecipare a un viaggio con il sole da Oriente a Occidente, dalla musica antica fino alla tradizione popolare mediterranea e, ancora, ascoltare alcune esecuzioni dedicate espressamente agli alberi, con contaminazioni dalle colonne sonore dei capolavori cinematografici più recenti. E il viaggio proseguirà ancora con un tributo al mare e alla luce mediterranei dei luoghi cari ad Albert Camus, fino a un nuovo appuntamento con i suoni notturni della natura, nelle diverse suggestioni dell’abbandono onirico che dissolve i freni razionali, del mistero e del buio delle coscienze. La rassegna si concluderà con le interpretazioni sul tema degli allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, che eseguiranno una proposta di componimenti liberamente selezionati.

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