Cultura
Cultura, impresa, giovani: chiude Matera 2019
Intesa Sanpaolo ha accompagnato per tutto l’anno "Matera Capitale Europea della Cultura", un impegno per promuovere lo sviluppo del Mezzogiorno.
Si chiude "Matera Capitale Europea della Cultura 2019", un grande progetto che noi di Intesa Sanpaolo abbiamo sostenuto con passione per confermare e valorizzare lo stretto legame della Banca con il Mezzogiorno, un impegno costante che si è rafforzato con l’annuncio di un piano di investimenti da 30 miliardi di euro in due anni destinati alle famiglie e alle imprese del Sud. "Siamo la prima banca del Mezzogiorno e vogliamo essere un motore di sviluppo" ha affermato Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
Matera, a viva voce
Sono molto orgoglioso di entrare nella lunga schiera di artisti e cineasti che si sono lasciati ispirare da questa originalissima e straordinaria città che oggi rappresenta un modello per la produzione culturale in Italia. Così come sono molto felice di coordinare la parte artistica del 20 dicembre. Sarà una bellissima festa che attraverso la musica ci aiuterà a comprendere la storia delle capitali europee della cultura e l’essenza del loro significato
Manuel Agnelli
Negli ultimi dodici mesi abbiamo proposto, in qualità di Gold Partner, un ricco e articolato calendario di eventi culturali aperti alla cittadinanza, realizzati in collaborazione con Biennale Democrazia, Cameristi della Scala, Classica HD e Umbria Jazz. Sono stati programmati, concerti, incontri con ospiti illustri e proiezione di documentari,
seguendo un unico filo conduttore: la passione per la cultura e le sue ricadute economiche per le bellezze turistiche italiane, rappresentate in questo caso dalla città di Matera.
Settembre è stato un mese particolarmente ricco di iniziative: dal convegno "Cultura, Comunità, Impresa: i valori dell’Europa", dedicato all’importanza della cultura come strumento di diplomazia economica, fattore identitario e di inclusione tra i popoli e agente di trasformazione e rigenerazione dei territori, alla musica classica e jazz. I Cameristi della Scala si sono esibiti in due concerti: il primo, nella cornice barocca della Chiesa del Purgatorio, è stato un omaggio ad Antonio Vivaldi; a Cava del Sole, invece, gli artisti scaligeri si sono esibiti nel concerto "Le Otto Stagioni", esecuzione che ha messo in risalto affinità e differenze tra le Stagioni di Vivaldi e i tanghi dell’artista argentino Astor Piazzolla. Infine il grande jazz, con il concerto di Fabrizio Bosso Quartet realizzato in collaborazione con Umbria Jazz. In settembre è stato anche celebrato con un importante convegno il decennale della collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria.
In dicembre abbiamo poi presentato a Palazzo Lanfranchi il volume "Le Umili Meraviglie" a cura di Paolo Andrea Mettel, pubblicato con il sostegno della Banca, con liriche di Mario Luzi affiancate dalle incisioni e gli acquerelli dell’artista materano Pietro Paolo Tarasco.
Questo impegno nella cultura fa parte del Dna della nostra banca che fin dalla nascita, nel 2007, ha scelto di seguire la strada "responsabilità sociale", convinta che un’impresa bancaria di primaria importanza debba concorrere alla crescita del Paese sia sotto il profilo economico che culturale e civile. Intesa Sanpaolo esprime la sua vocazione culturale attraverso il Progetto Cultura, con la valorizzazione a livello nazionale e internazionale del suo ricco e prestigioso patrimonio storico, artistico, architettonico e archivistico nelle tre sedi delle ‘Gallerie d’Italia’ a Milano, Vicenza e Napoli, nell’intento di condividerlo con la collettività.
All’attività museale si affianca una significativa opera di salvaguardia del patrimonio del Paese, ‘Restituzioni’, un programma di restauro di opere d’arte di destinazione pubblica in collaborazione con gli organismi di tutela e le Soprintendenze. Il Progetto Cultura realizza inoltre mostre, incontri, attività didattiche e formative.
Il sostegno di Intesa Sanpaolo nel Mezzogiorno si caratterizza per molti progetti, tra cui: il programma di accompagnamento alla crescita dimensionale e competitiva delle aziende meridionali chiamato "Impresa 2022"; l’iniziativa "Resto al Sud", che in 43 workshop ha coinvolto circa 6.000 giovani; l’ingresso di 22 imprese meridionali nel programma Elite di Borsa Italiana, che si propone di accelerare la crescita di PMI innovative; il progetto Giovani e Lavoro, avviato a Napoli da Intesa Sanpaolo e Generation Italy, per favorire l’accesso dei giovani tra i 18 e i 29 anni nel mondo del lavoro tramite corsi di formazione gratuiti. Sosteniamo inoltre il programma Zes del Mezzogiorno dalla nascita nel 2017 con un plafond di 1,5 miliardi di euro per il loro sviluppo. In più c'è l'accordo sottoscritto da Intesa Sanpaolo con il FEI (Fondo europeo per gli investimenti) che stanzia 330 milioni di euro per nuovi finanziamenti a tassi agevolati destinati a micro, piccole e medie imprese del Mezzogiorno. Di questi 330 milioni, 100 sono destinati proprio alle Zes. Si è da poco conclusa, infine, la missione di Intesa Sanpaolo a Pechino: abbiamo accompagnato 30 aziende del Sud che operano nei settori logistico-portuale e agroalimentare in Cina, con il duplice obiettivo di attrarre nuovi investimenti nel Mezzogiorno e potenziare ulteriormente l'export di queste imprese.
Data ultimo aggiornamento 18 settembre 2023