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Cultura

Il centenario di Puccini al Teatro Regio e alla Festa dell’Opera

Interni del Teatro Regio di Torino
Interni del Teatro Regio di Torino

Quella del maestro Giacomo Puccini (1858-1924) è una delle figure più emblematiche e di maggior riferimento nel mondo quale fonte di ammirazione verso il nostro Bel Paese. Quella sapienza tutta italiana che nel corso dei secoli ha saputo esportare ovunque talento, virtuosismo creativo, spirito picaresco e immaginifico e, soprattutto, profondità artistica. Tra i più famosi operisti di tutti i tempi, autore di capolavori assoluti fra cui Madame Butterfly, Tosca, La bohème, Turandot, Manon Lescaut e tantissimi altri. Puccini ha saputo rappresentare come nessun altro i valori romantici e la nobiltà musicale espressa in tutto l’Occidente a cavallo tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento. 

Puccini: Manon Lescaut al Teatro Regio di Torino

Intesa Sanpaolo è Main Partner di Manon Manon Manon, l’originale e intenso trittico in scena al Teatro Regio di Torino dal 1° al 29 ottobre 2024 interamente dedicato alla figura dirompente e avventurosa di Manon Lescaut, protagonista del romanzo settecentesco dello scrittore e storico francese abate Prévost e divenuta negli anni fonte d’ispirazione per tre figure emblematiche dell’arte compositiva, a ognuna delle quali è dedicata una sezione della rassegna: Daniel Auber nel 1856, Jules Massenet nel 1884 e il nostro Giacomo Puccini, che allora trentaduenne assurse per la prima volta ai fasti delle cronache il 1° febbraio 1893 proprio al Teatro Regio e proprio con la prima rappresentazione della sua opera Manon Lescaut, su libretto di Luigi Illica, Domenico Oliva e Marco Praga.  

Manon Manon Manon: tre interpretazioni per una protagonista unica

La messinscena del trittico è affidata al regista d’opera Arnaud Bernard, con lo scopo di offrire tre risvolti differenti, tutti di forte d’impatto, della figura della protagonista, attraverso tre epoche iconiche della cinemato­grafia francese, dal muto, al cinema francese anni Trenta, fino a quello anni Sessanta. Bernard stesso nelle note di regia si domanda chi sia veramente Manon: “La Manon di Prévost è piuttosto avventurosa, ma è anche una donna libera che scopre il vero amore solo tardi. Per Auber sarà un uccello in trappola, per Massenet una donna alla ricerca di sé stessa, per Puccini una donna libera e ribelle”.

Le tre opere saranno dirette da tre direttori: Renato Palumbo, Evelino Pidò e Guillaume Tourniaire sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito dal maestro Ulisse Trabacchin

Intesa Sanpaolo è anche Partner del primo attesissimo appuntamento, fissato per martedì 1° ottobre alle ore 19.00, dedicato a Puccini (sette recite sino a sabato 29 ottobre 2024). Direzione d’orchestra affidata a un orgoglio nazionale in tema di Opera italiana qual è il maestro Renato Palumbo.

Festa dell’Opera celebra il genio di Giacomo Puccini

La Festa dell’Opera 2024 è stata dedicata alle celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Puccini e per i 120 anni della sua Madama Butterfly, che proprio a Brescia trovò nel 1904 il suo primo trionfale successo. A dare corpo e voce alle eterne melodie pucciniane artisti e musicisti di levatura internazionale. 

Per festeggiare degnamente la ricorrenza dei cento anni dalla sua scomparsa, in occasione della prestigiosa Festa dell’Opera di Fondazione Teatro Grande di Brescia, la Banca, nel suggestivo scenario della terrazza di Palazzo Negroboni sede di Intesa Sanpaolo per il Sociale, ha ospitato nella giornata di sabato 8 giugno due concerti speciali - della durata di mezz’ora circa l’uno - dal titolo VOLGI LO SGUARDO ALL’OPERA.

 

Programma Festa dell’Opera a Palazzo Negroboni: due rappresentazioni

La prima rappresentazione si è tenuta alle ore 17.00, con le interpretazioni del tenore Giuseppe Infantino e della soprano Claudia Ceraulo. Al pianoforte la talentuosa artista taiwanese Yi Ling Wu.

Il programma prevedeva:

da Tosca, E lucevan le stelle
da La rondine, Chi il bel sogno di Doretta
da Madama Butterfly, Addio, fiorito asil
da Turandot, Tu, che di gel sei cinta
da La bohème, Che gelida manina
da La bohème, Sì. Mi chiamano Mimì
da La bohème, O soave fanciulla.

La seconda recita si è tenuta alle 19.45, con Hanqi Gao (soprano) e Simone Fenotti (tenore). Al pianoforte Yi Ling Wu.

Il programma prevedeva: 

da Gianni Schicchi, Firenze è come un albero fiorito
da Turandot, In questa reggia
da La rondine, Parigi è la città dei desideri
da Madama Butterfly, Un bel dì vedremo
da L’Arlesiana, Lamento di Federico
da Madama Butterfly, Tu, tu piccolo iddio

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