Innovazione
Ai confini della mente con Neuroscience Lab
Il Laboratorio di ricerca applicata e sviluppo nato dalla partnership tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e la Scuola IMT Alti Studi Lucca
Immaginiamo di ammirare un capolavoro della pittura mondiale come l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci presso il Cenacolo Vinciano: cosa succede nel nostro cervello quando ci troviamo di fronte a stimoli come questo? Si possono comprendere e misurare le nostre reazioni? E quali applicazioni ne possono derivare?
Attraverso la rilevazione di parametri psicofisiologici possiamo registrare le nostre percezioni, anche quelle dei dettagli che ci sembra di non notare. Il Laboratorio di Neuroscience ha lavorato assieme al Polo Museale Lombardia per andare ad analizzare cosa accade nel cervello di alcuni soggetti volontari di fronte all’opera leonardesca. Ecco uno degli ambiti di ricerca delle neuroscienze applicata all'arte, per lo sviluppo di progetti con valenza economica lanciati da Intesa Sanpaolo Innovation Center, la società del Gruppo che rappresenta una leva per accelerare lo sviluppo economico delle imprese.
Neuroscience Lab, a viva voce
Una rete di relazioni al servizio delle startup innovative
Rivolgendosi all’ecosistema delle startup innovative per sostenerle nei loro percorsi di scalabilità e internazionalizzazione, Intesa Sanpaolo Innovation Center crea sul territorio una rete di relazioni con imprese, incubatori, centri di ricerca, università e realtà locali e internazionali, con specifico riguardo ai megatrend della nostra società: Digital Transformation e Circular Economy.
Un network aperto che facilita l’incontro di domanda e offerta d’innovazione e attraverso i suoi laboratori e competence center genera know how e sviluppa nuovi asset e nuovi business.
Per rispondere ai bisogni complessi della banca e del mercato, Intesa Sanpaolo Innovation Center ha costituito due Innovation Center Lab di ricerca applicata su tematiche di Artificial Intelligence e Neuroscienze.
Il Neuroscience Lab è realizzato in partnership con Scuola IMT Alti Studi Lucca, istituto universitario di ricerca e alta formazione che fa parte delle sette scuole di eccellenza del nostro Paese e che si distingue per la sua natura interdisciplinare caratterizzata dalla complementarietà di metodologie derivanti da materie quali l’economia, l’ingegneria, l’informatica, la matematica applicata, la fisica, le neuroscienze cognitive e sociali, la storia politica, l’archeologia, la storia dell’arte e l’analisi e la gestione del patrimonio culturale.
L'ultima Cena alla prova dell'elettroencefalografo
Un caso pratico? Quello applicato dal laboratorio di Neuroscienze assieme al Polo Museale della Lombardia e TSW S.r.l. per il Museo del Cenacolo Vinciano. Il challenge in questione riguarda la fruizione del sito museale dove si trovano l'Ultima Cena e la Crocifissione, quest'ultima opera del pittore lombardo Donato Montorfano, opera definita "invisibile" rispetto alla celeberrima opera leonardesca.
In particolare l’obiettivo della sperimentazione è stato indagare la dimensione esperienziale relativa alla fruizione delle due opere e comprendere come le attuali caratteristiche espositive, come illuminazione, pannelli illustrativi e percorso possano influenzare positivamente o negativamente la qualità della visita.
Per capire anche dove risiede l'interesse dei turisti durante il tempo della visita, 38 volontari hanno accettato di farsi applicare device diversi: con un elettroencefalografo è stata registrata l'attività cerebrale; inoltre è stato registrato il "galvanic skin response" , che attraverso la sudorazione rileva l'attività emotiva durante la visualizzazione delle opere d'arte. Poi attraverso un eyetracker, che segue i movimenti delle pupille, è stato osservato il puntamento oculare
I risultati riscontrano maggiore interesse per la figura di Gesù e gli apostoli intorno a lui rispetto all'affresco di fronte, meglio conservato ma realizzato da un autore conosciuto solo dagli addetti ai lavori. Racconta Sonia D'Arcangelo, responsabile del Neuroscience Lab, che questo esperimento ci fa conoscere la qualità esperienziale della visita e ci consente di capire cosa tra pannelli, illuminazione e percorso scelto ci fa avere sensazioni positive o negative.
Una sperimentazione che potrà concretamente contribuire alla valorizzazione dei nostri beni artistici; per il Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Guido de Vecchi, è stato un percosro affascinante e speriamo che sia l’inizio di una serie di collaborazioni che intesa Sanpaolo Innovation Center, con i suoi laboratori, farà per i musei italiani, grande patrimonio di questo straordinario paese.
I percorsi della ricerca
Il modello di funzionamento dei Laboratori di ricerca e sviluppo si articola su quattro fasi di una durata media totale di 9 mesi: la selezione delle sfide «industriali» delle unità di business del Gruppo Intesa Sanpaolo e dei possibili clienti «imprese» e istituzioni e la definizione del piano di lavoro e del «tema di ricerca» in collaborazione con il partner scientifico di riferimento; la definizione delle competenze necessarie e la selezione dei migliori talenti a livello nazionale e internazionale; lo sviluppo di modelli matematici, algoritmi e linee guida a cura del gruppo di ricerca, in sinergia con esperti delle business unit di Intesa Sanpaolo o delle aziende clienti; infine il supporto all’integrazione della soluzione individuata nel contesto di riferimento aziendale e sviluppo del prodotto anche attraverso partner terzi.
Non è detto che la cultura di innovazione in ambito neuroscienze debba restare appannaggio degli scienziati e dei ricercatori. Anche i non addetti ai lavori possono approfondire il tema; nel 2018 il Lab Neuroscience di Intesa Sanpaolo Innovation Center assieme alla Scuola IMT Alti Studi Lucca ha pubblicato il volume Innovation trend Report “Neuroscience Impact Brain and Business” in inglese e italiano, scaricabile gratuitamente in PDF.
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Data ultimo aggiornamento 18 settembre 2023