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INTESA SANPAOLO: FISSATI TARGET AL 2030 PER RESIDENTIAL REAL ESTATE, AGRIBUSINESS-PRIMARY FARMING, CEMENTO E ALLUMINIO, CHE VANNO AD AGGIUNGERSI AI SEI TARGET SETTORIALI GIÀ PUBBLICATI

Con questi target aggiuntivi, Intesa Sanpaolo completa la definizione degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 nei settori a maggiori emissioni indicati dalla NZBA

Torino/Milano, 29 novembre 2024 – Intesa Sanpaolo annuncia i target al 2030 relativi alla progressiva decarbonizzazione dei finanziamenti nei settori Residential Real Estate, Agribusiness-Primary Farming, Cemento e Alluminio. Tali settori vanno ad aggiungersi ai sei settori con obiettivi di decarbonizzazione già pubblicati e rendicontati nel Climate Report 2023 (Oil&Gas, Power Generation, Automotive, Coal Mining, Iron and Steel, Commercial Real Estate[1]), che hanno registrato una riduzione delle emissioni assolute di oltre il 22% a fine 2023 rispetto a fine 2022.

Con questi target aggiuntivi Intesa Sanpaolo completa la definizione degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 nei settori a maggiori emissioni[2] e materiali per il Gruppo, come indicato dalle linee guida della Net Zero Banking Alliance a cui il Gruppo ha aderito nell’ottobre 2021.

Nel dettaglio[3]:

-       Per quanto riguarda il Residential Real Estate (esposizione in perimetro €105,5 miliardi a fine 2022), il target prevede una riduzione dell’intensità fisica delle emissioni (scope 1, 2 e 3) del 36% rispetto ai 30,13 kgCO2e/m2 della baseline 2022. Alla discesa delle emissioni contribuiranno l’incremento dei finanziamenti di immobili nelle migliori classi energetiche e il supporto alle ristrutturazioni per efficientamenti energetici. Ciononostante, come per il Commercial Real Estate, il raggiungimento del target dipende in misura rilevante dall’implementazione di policy governative per la decarbonizzazione della rete energetica.

-       Per quanto riguarda l’Agricoltura, è stato scelto il segmento a maggiori emissioni nell’ambito della value chain di settore, il Primary Farming (esposizione in perimetro €0,9 md a fine 2022), con un target di riduzione dell’intensità delle emissioni (scope 1 e 2) dell’11% rispetto ai 721 tCO2e/€m di ricavi della baseline 2022. 

-       Per quanto riguarda il settore Cemento (esposizione in perimetro €0,3 md a fine 2022), il target prevede una riduzione dell’intensità fisica delle emissioni (scope 1 e 2) del 22% rispetto ai 0,65 tCO2e/t cemento della baseline 2022. 

-       Per quanto riguarda il settore Alluminio (esposizione in perimetro €0,5 md a fine 2022), il target prevede una riduzione dell’intensità fisica delle emissioni (scope 1 e 2) del 10% rispetto ai 4,79 tCO2e/t alluminio della baseline 2022. 

-       Non verranno stabiliti target per i settori dello Shipping e dell’Aviation che non risultano materiali per esposizione e/o per emissioni finanziate alla data di baseline.

Paola Angeletti, Chief Sustainability Officer Intesa Sanpaolo, ha commentato “Oggi Intesa Sanpaolo fa un passo avanti determinante nell’impegno assunto con l’adesione a NZBA e confermato nel Piano d’Impresa per la definizione di target settoriali di decarbonizzazione. I settori coperti da target setting rappresentano oltre il 71%[4] delle emissioni finanziate e oltre l’81% dell’esposizione nei settori a maggiori emissioni indicati dalla NZBA. Tra le azioni previste nel piano di transizione, il Gruppo continuerà a supportare la clientela nel percorso verso un’economia a basse emissioni con servizi e prodotti finanziari dedicati”.

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Intesa Sanpaolo, con 422 miliardi di euro di impieghi e 1.400 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine settembre 2024, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. E’ leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.

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[1] Nel 2024 è stato incrementato il livello di ambizione per il settore del Commercial Real Estate: il target di riduzione delle emissioni operative è incrementato al -49% da una baseline al 2022 di 43,16 kgCO2e/m2

[2] Agriculture, Aluminium, Cement, Coal, Commercial and Residential Real estate, Iron and steel, Oil and gas, Power generation, Transport

[3] Per ulteriori dettagli si rinvia al sito (https://group.intesasanpaolo.com/it/sostenibilita/ambiente/cambiamento-climatico ). In termini di value chain oggetto di target setting si precisa quanto segue.  Cemento: produttori di cemento e clinker; Alluminio: produttori di alluminio (raffinazione dell’allumina dalla bauxite e fusione sia primaria che secondaria); Agricoltura: primary farming (produzione e conservazione di prodotti agricoli primari di origine vegetale o animale); Residential Real Estate: mutui residenziali con collaterale 

[4] Calcolato come rapporto tra: la somma delle emissioni finanziate nella porzione di value chain oggetto di target setting in ogni settore e la somma delle emissioni finanziate nell’intera value chain dei medesimi settori e dei settori considerati non materiali.    

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