Incontri dedicati agli industriali per discutere della ripresa post COVID - 19
Intesa Sanpaolo ha organizzato un roadshow virtuale intitolato “Il rilancio delle imprese del territorio. Strumenti, opportunità e prospettive per il post Covid. Costruiamo insieme un grande futuro” per sensibilizzare e informare le imprese del territorio sugli strumenti e sulle opportunità attualmente disponibili a supporto della crescita competitiva delle imprese nella fase post lockdown.
Nella delicata fase post emergenza COVID-19, le imprese si stanno misurando con uno scenario complesso e altamente incerto che, tuttavia, in prospettiva può offrire opportunità di transizione in chiave green (nell’industria, nella mobilità e nell’abitare), digitalizzazione (smart-working, didattica a distanza), attenzione ai temi legati alla salute e all’ambiente domestico, alla regionalizzazione delle catene del valore.
Dall'inizio della pandemia da Coronavirus, Intesa Sanpaolo ha messo in atto varie misure straordinarie a favore del Paese e supportato le imprese con operazioni di finanza strutturata e basket bond e con progetti sistemici per pensare a nuovi investimenti in Circular Economy, alla transizione verso il green deal e al potenziamento di industria 4.0.
La sfida della ripresa economica post-Covid imporrà investimenti a sostegno delle imprese che solo un grande banca come Intesa Sanpaolo è in grado di sostenere. Potenzialità ancor più rilevanti deriveranno poi dall'unione con Ubi Banca, infatti, in caso di esito positivo dell'offerta in corso, comporterà l'erogazione di aggiuntivi 10 miliardi l'anno di nuovo credito alle imprese nel triennio 2021-2023, senza alcuna riduzione per i clienti comuni. In totale, 30 miliardi aggiuntivi destinati a imprese e famiglie che operano e vivono nei territori serviti da Ubi.
Stefano Barrese, Responsabile Banca dei Territori Intesa Sanpaolo
La decennale collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria continua con la consapevolezza che la ripresa deve necessariamente passare da un sistema economico e produttivo che sia più digitale e che abbia gli incentivi giusti per crescere dimensionalmente e che voglia rafforzarsi sotto il profilo patrimoniale.
Confindustria Canavese
Nel Canavese si trovano molte imprese che hanno investito in tecnologie avanzate, grazie alla presenza di un ambiente favorevole alla nascita di nuove imprese innovative e alla sperimentazione di nuove tecnologie e soluzioni nei settori avanzati come le nanotecnologie e l’ICT.
Il supporto degli istituti bancari oggi è fondamentale per permettere alle imprese di ripartire dopo la drammatica emergenza causata dal Coronavirus. Lo stop alle attività produttive che ha causato una drastica frenata di un’ampia parte delle attività produttive del territorio, a fronte però di spese improrogabili e di costi fissi, ha determinato una generale crisi di liquidità. La auspicata ripartenza è arrivata, ma sta procedendo lentamente pertanto tutte le azioni volte a garantire disponibilità finanziaria delle imprese sono fondamentali per la loro sopravvivenza e per il ritorno alla piena operatività. Le iniziative promosse da Intesa Sanpaolo vanno in questa direzione e sono una chiara dimostrazione del segnale di fiducia verso le nostre imprese e un’azione concreta di supporto al mondo imprenditoriale.
Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese
Confindustria Bergamo
La provincia di Bergamo è stata uno delle più colpite dalla pandemia da COVID-19, per questa ragione, Intesa Sanpaolo ha stanziato interventi specifici per rilanciare l’economia del territorio.
L’emergenza economica è cominciata ben prima di quella sanitaria. Sono ormai sei mesi che le imprese fronteggiano una crisi che non ha precedenti per l’intensità con cui colpisce le economie. L’incertezza a livello globale è ai massimi storici, ed è dunque forte l’esigenza di strumenti di supporto che aiutino gli imprenditori a superare i problemi di calo di fatturato e di abbassamento degli ordinativi in portafoglio. E’ giusto cercare opportunità di rilancio per il mondo delle imprese e per l’intero territorio, sia attraverso le manovre di politica economica messe in atto dai Governi e dalle Istituzioni, sia attraverso le iniziative concrete di chi per ruolo deve facilitare la vita delle imprese: le Associazioni, ma anche gli istituti di credito.
Aniello Aliberti, Vice Presidente Confindustria Bergamo
Confindustria Como - Confindustria Lecco e Sondrio
La ripresa delle province di Como, Lecco e Sondrio è condizionata oltre che dal fattore turismo anche dalla specializzazione nella metalmeccanica (Lecco) e dalle difficoltà del settore del mobile e della moda (Como).
Dovremo cercare di essere lungimiranti e realizzare riforme immediate che possano durare nel tempo. L’importante iniezione di liquidità che sta mettendo in campo l’Unione Europea ci impone una visione strategica per i prossimi anni in modo da utilizzare al meglio tutte le risorse e ciascuno dovrà fare la propria parte. Momenti di confronto come quello di oggi sono particolarmente importanti perché ci aiutano a delineare meglio un percorso condiviso anche con il sistema bancario, fondamentale alleato, a maggior ragione in questo momento, delle aziende.
Gianluca Brenna, Vice Presidente Vicario di Confindustria Como
Sulla spinta dei grandi cambiamenti dettati dal periodo che stiamo vivendo, la digitalizzazione è molto rapidamente diventata un asset di importanza centrale, l’ecommerce sta prendendo sempre più piede e si stanno sviluppando molte start-up che operano a vario titolo in ambito digital. Questo processo è una grande opportunità per il Paese, ma non può prescindere dall’essere sostenuto finanziariamente e gli Istituti bancari sono chiamati ad avere un ruolo importante. In modo ancora maggiore, è tutto il sistema produttivo a necessitare, oggi più che mai, di avere accesso al credito. Una opportunità che non può essere unicamente determinata dal rating ma che si deve basare su un rapporto di vicinanza e conoscenza fra imprese e sistema bancario.
Giovanni Pastorino, Consigliere di Confindustria Lecco e Sondrio
Unione degli industriali della provincia di Varese
In provincia di Varese si trovano aziende fortemente specializzate nella metalmeccanica, nel tessile e abbigliamento - che sono state messe a dura prova per la elevata quota di attività sospese dal DCPM - e aziende dei settori agro-alimentare, farmaceutico, elettronica e ICT che daranno impulso al recupero.
A fotografare la congiuntura dell’industria varesina sono i dati sui consumi energetici di un campione di oltre 530 imprese del territorio raccolti dal nostro Consorzio di acquisto, Energi.Va, che ha registrato cali del -17,9% a marzo, del -34% ad aprile, del -19,8% a maggio rispetto ad un anno fa. Ciò che manca alle nostre imprese in questo momento è, da una parte, la benzina nei motori rappresentata dagli ordinativi, dall’altra, l’ossigeno della liquidità. Un’analisi svolta dall’Ufficio Studi Univa su un campione locale d’imprese ha evidenziato in 2 casi su 3 problemi nella gestione delle attività aziendali. Tra queste, il 66% ha dichiarato una mancanza di liquidità medio/alta, ponendo questa come la vera priorità del momento. In un tale scenario il credito di filiera può rappresentare un’interessante opportunità nella quale Univa crede da tempo, un fronte sul quale, infatti, collaboriamo già da anni con Intesa Sanpaolo proponendo l’iniziativa alle imprese. Univa ha messo in gioco ogni arma possibile, anche a livello di sistema lombardo, per venire incontro al sistema produttivo in difficoltà, un esempio per tutti è l’assunzione diretta del rischio finanziario da parte di ConfidiSystema! che ha finanziato con fondi propri direttamente la liquidità delle imprese, segno tangibile e per molti versi unico di vicinanza al mondo imprenditoriale.
Marco De Battista, Coordinatore delleAree Economiche di Univa
Data ultimo aggiornamento 15 marzo 2024 alle ore 13:47:28