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Intesa Sanpaolo supporta il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti

L’immagine che accompagna la news sul progetto con il Carcere di Como per offrire formazione tecnica a 11 detenuti con l’obiettivo di favorirne il reinserimento nella vita professionale, ritrae un elettricista al lavoro su un quadro elettrico

Intesa Sanpaolo supporta il percorso di riabilitazione sociale e di reinserimento nella vita professionale dei detenuti, grazie a un progetto di impresa sviluppato nella Casa Circondariale di Como.

Più in dettaglio, il progetto consente a 11 detenuti di specializzarsi nella realizzazione di quadri elettrici complessi grazie a un percorso di formazione tecnica che prevede anche il rilascio di un attestato di partecipazione al corso per tecnico cablatore elettricista: si tratta di un’attività professionalizzante che ne agevolerà il reinserimento nel modo del lavoro.

L’iniziativa, ispirata da Don Gino Rigoldi, ha coinvolto il Provveditorato regionale ed è stata possibile anche grazie al coinvolgimento di aziende clienti della Banca. In particolare il gruppo Mektech ha commissionato e si è impegnato ad acquistare i quadri elettrici realizzati dai detenuti, mentre la cooperativa Ozanam, che favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro di persone in difficoltà, svolge il ruolo di “datore di lavoro” dei detenuti.

Intesa Sanpaolo ha supportato la ristrutturazione degli spazi adibiti a laboratorio e – attraverso la società di noleggio operativo Intesa Sanpaolo Rent Foryou - mette a disposizione gratuitamente per i primi due anni l’attrezzatura e la strumentazione di lavoro.

L’iniziativa rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato: una risposta concreta a supporto del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, in linea con l’impegno di Intesa Sanpaolo per l’inclusione dei più fragili, la riduzione delle disuguaglianze e il contrasto alla povertà. 

La professionalizzazione dei detenuti – perché è importante

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