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BCE: la nuova impostazione della politica monetaria

BCE: la nuova impostazione della politica monetaria

Non ci sono vere sorprese nella revisione della strategia di politica monetaria annunciata dalla Banca Centrale Europea l’8 luglio scorso. La BCE conferma il passaggio a un obiettivo simmetrico del 2%, ma lascia all’interpretazione del consiglio direttivo quanta tolleranza esprimere nei confronti delle deviazioni dell’inflazione da tale livello. APP, forward guidance e TLTRO entrano nello strumentario ordinario, come misure per stimolare l’economia quando la leva dei tassi di interesse non ha più spazio di manovra. Il secondo pilastro dell’analisi passa formalmente da monetario a finanziario, operazione che nei fatti si era già compiuta. La maggiore sorpresa è che la nuova strategia si applicherà già alla riunione di politica monetaria del 22 luglio, e che in tale occasione anche la struttura del comunicato ufficiale sarà cambiata radicalmente.

Ci saranno necessariamente modifiche alla formulazione della forward guidance e una ristrutturazione delle ‘considerazioni sulla politica monetaria’, finora note come ‘considerazioni introduttive’. La modifica della forward guidance può riservare sorprese, perché la BCE potrebbe tentare di accelerare la convergenza delle aspettative al nuovo obiettivo.

Per il resto, non dobbiamo attenderci nessuna modifica concreta al mix di politica monetaria. L’evoluzione dei dati e delle condizioni di finanziamento non richiede alcuna variazione in corsa.

L’eventuale evoluzione del dibattito interno sul PEPP, con una minoranza che già ritiene opportuno ridurre gli acquisti netti, emergerà soltanto con la pubblicazione del verbale. Riteniamo però che soltanto a settembre la BCE deciderà se ridurre o no gli acquisti nel quarto trimestre, e che anche allora farà bene a evitarlo se intende accelerare la normalizzazione delle aspettative.

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