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Petrolio: OPEC+ e Russia controbilanciano i rischi recessivi

Petrolio: OPEC+ e Russia controbilanciano i rischi recessivi

Nel secondo semestre del 2022 i prezzi del greggio sono scesi, correggendo la spinta verso l’alto che si era registrata nella prima parte dell’anno.

La diminuzione del prezzo è stata guidata da questi fattori:

  • Rischi di un rallentamento globale;
  • Un dollaro americano più forte, spinto da una aggressiva stretta monetaria;
  • Forniture di greggio adeguate: le esportazioni di greggio russo sono diminuite meno del previsto;
  • Prezzi del gas più bassi e limitato gas-to-crude switching.

I prezzi, tuttavia, potrebbero ora subire pressioni al rialzo dovute a:

  • Riapertura della Cina, soft landing degli Stati Uniti;
  • Ripresa del settore dell'aviazione;
  • Un dollaro americano più debole, dato che i tassi statunitensi si stanno avvicinando al picco;
  • Sanzioni contro la Russia, che deviano i flussi e costringono a un calo della produzione russa;
  • L'OPEC+ protegge l'equilibrio del mercato.

Le previsioni parlano di un eccesso di offerta e gli Stati Uniti dovrebbero rimanere uno dei più forti motori di crescita della produzione mondiale.

L'EIA prevede che nel4Q24 la produzione di greggio degli Stati Uniti potrebbe raggiungere una media di 12,7 mb/d, avvicinandosi al picco storico di 13,0 mb/d dopo quasi 4 anni.

L'OPEC+ vuole bilanciare i mercati del greggio (e proteggere la stabilità dei prezzi)

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