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Tendenze del settore bancario nei mesi estivi del 2022

Tendenze del settore bancario nei mesi estivi del 2022

Tassi d’interesse

Anche nei mesi estivi il costo medio dello stock di depositi e quello dei conti correnti sono risultati poco variati. Il quadro di stabilità è confermato per agosto secondo le stime ABI. Tuttavia, tra le forme tecniche sono emerse alcune eccezioni, come il ritocco a luglio da 0,02% a 0,03% del tasso sui conti correnti delle famiglie. Inoltre, per i nuovi depositi con durata prestabilita delle famiglie a luglio i tassi sono risultati in deciso aumento. Per i tassi sui nuovi prestiti alle imprese, il trend ha cominciato a essere improntato al rialzo. In particolare, il tasso sulle operazioni fino a 1 milione è salito in due mesi di 17pb a 2,01%, massimo da maggio 2019. È proseguito il sensibile aumento del tasso fisso sui flussi di prestiti alle famiglie per acquisto abitazioni, salito nei due mesi di giugno e luglio di 50pb a 2,61%, ai massimi da aprile 2016, con un rialzo di 123pb da fine 2021. Gli aumenti sono iniziati anche per il tasso variabile. Il tasso medio complessivo sui nuovi mutui è salito di altri 23pb nei due mesi a 2,15% ma è stimato da ABI in assestamento a 2,13% ad agosto.

Prestiti

Continua la ripresa dei prestiti al settore privato, in crescita a luglio del 3,9% a/a. Il trend si è rafforzato ad agosto, secondo le anticipazioni ABI, al 4,3% per i prestiti al settore privato, e al 4,1% per l’aggregato più ristretto dei prestiti a famiglie e imprese. Il miglioramento è trainato dai prestiti alle società non-finanziarie, in aumento del 3,7% a luglio per effetto dell’impennata dei finanziamenti a breve (+12,5%). In parallelo, i prestiti a medio-lungo hanno registrato un flusso netto molto positivo nel mese che ha attenuato il calo dello stock, facendo presagire una ripresa anche per questa componente. È proseguita la crescita robusta dello stock di prestiti a famiglie per l’acquisto di abitazioni, del +4,8% a luglio. Tuttavia, le erogazioni per nuovi contratti di mutuo hanno continuato a indebolirsi. I flussi mensili hanno confermato il ritorno di interesse per il tasso variabile, con volumi in crescita a due cifre, mentre le erogazioni a tasso fisso sono rimaste in calo, alla luce dell’aumento a 1 punto percentuale del differenziale tra tasso fisso e variabile.

Raccolta

La crescita dei depositi bancari ha segnato un leggero rimbalzo a luglio, a +3,5% a/a dal 3% di giugno, grazie a un flusso decisamente positivo sia da famiglie sia da imprese. Il rallentamento è ripreso ad agosto, secondo le anticipazioni ABI che delineano una variazione poco superiore al 3%. Determinanti restano i conti correnti, il cui ritmo è sceso a 4,8% a giugno per risalire a 5,3% a luglio. La fase moderata è particolarmente evidente per i conti correnti delle società non-finanziarie. Si conferma più regolare l’andamento dei conti correnti delle famiglie. Il rallentamento dei depositi ha determinato una frenata del tasso di crescita della raccolta complessiva da clientela, a 2,8% a/a a luglio, seguito da un +2,4% ad agosto secondo le anticipazioni ABI, variazioni che si collocano ai minimi da metà 2019.

Risparmio gestito

A luglio la raccolta netta dei fondi comuni è risultata positiva (+2,6 miliardi) grazie ai flussi che hanno interessato il comparto azionario e obbligazionario. Positiva anche la raccolta complessiva delle gestioni di portafoglio, sia sui mandati retail sia su quelli istituzionali. E’ proseguito, invece, il calo della nuova produzione delle assicurazioni vita nel bimestre giugno-luglio. Il trend si è confermato negativo sia per le polizze tradizionali sia per le unit-linked.

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