SRM: la blue economy vale in Italia €51,2 miliardi
L’economia marittima vale complessivamente €51,2 miliardi.
Nel suo insieme (dalla cantieristica allo shipping, dalla pesca al turismo) è una delle filiere economiche più rilevanti del paese: oltre ai numeri del settore, supporta gran parte dell’import-export italiano ed è quindi un pilastro per l’intera economia nazionale.
È quanto emerge da una ricerca, presentata da SRM, centro studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo, durante il convegno “Economia del mare, nuovi scenari e sfide per la blue economy”.
Le Zes (zone economiche speciali) e le Zls (zone logistiche semplificate) costituite nelle varie aree portuali sono al nastro di partenza e vanno ad inserirsi in un contesto in cui il Mediterraneo appare essere sempre più centrale nelle dinamiche dell’economia globale: il 20% del traffico marittimo e il 27% di quello containers passa dal Mediterraneo che rappresenta solo 1% dei mari. Quest’area è anche quella, dopo l’Asia, ad avere le migliori previsioni di crescita della movimentazione merci via containers: +4,1 per l’Est Med e +3,6% il Nord Africa nel periodo 2021-2026 contro una media Mondo del +3,1%.
In forte crescita soprattutto le rotte regionali rispetto a quelle globali che arriveranno ad una crescita del +70% nel 2023 (in poco più di 10 anni) contro un +34% delle rotte Est Ovest. Questo è il segno tangibile di un accorciamento delle catene del valore iniziato già da tempo ma accelerato con la pandemia e la guerra. E che si collega al processo di reshoring in corso.
Data ultimo aggiornamento 14 luglio 2022 alle ore 15:29:09