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Settori ad alta tecnologia: verso la digitalizzazione del sistema economico

Settori ad alta tecnologia: verso la digitalizzazione del sistema economico

I settori ad alta tecnologia in Italia: un aggiornamento

In questa edizione del Monitor dei settori ad alta tecnologia l’analisi si concentra nel primo capitolo su un aggiornamento al 2020 della struttura produttiva dell’alta tecnologia in Italia e della sua recente evoluzione, a partire dai dati sulle unità locali e addetti delle imprese attive.

Nel 2020 le unità locali dei settori ad alta tecnologia (servizi IT, commercio ICT, ICT manifatturiero, telecomunicazioni, farmaceutica, biomedicale, aerospazio) si sono attestate su valori pari a circa 150 mila unità, occupando poco più di 846 mila addetti: i settori ad alta tecnologia pesano così il 3% e il 5% in termini di unità locali e addetti sul sistema complessivo delle imprese.

Il tessuto produttivo dei settori ad alta tecnologia è ricco ed articolato, caratterizzato da un’elevata eterogeneità per tipologia di specializzazioni produttive (manifatturiero, servizi, commercio), per diversa rilevanza sul tessuto economico (sia in termini di addetti che unità locali) e per dimensione media dei player (con prevalenza di grandi soggetti nell’aerospazio e nella farmaceutica, e maggiore presenza di soggetti più piccoli nel mondo del commercio e dei servizi IT). Su tutti spicca però il peso preponderante della componente dei servizi IT, sia per numero di attori coinvolti che per valore aggiunto generato (con oltre 95 mila unità locali e 436 mila addetti, rappresentano infatti oltre la metà delle unità locali e addetti dei settori ad alta tecnologia in Italia).

Le start-up innovative dei settori ad alta tecnologia

Nel secondo capitolo è presentato un approfondimento sulle start-up innovative iscritte presso l’apposito Registro della Camera di Commercio, che permette di comprendere meglio alcune recenti traiettorie di sviluppo tecnologico. Sono più di 6.000 le start-up innovative specializzate nei settori ad alta tecnologia, oltre la metà del totale delle start-up innovative iscritte al Registro, secondo i dati aggiornati a dicembre 2021.

Il dettaglio settoriale mette in luce il peso predominante del comparto dei servizi IT che, con oltre 5.600 start-up nel periodo 2013-2021, rappresenta quasi la metà del totale delle start-up innovative iscritte al Registro, che hanno registrato un’accelerazione nel ritmo di sviluppo, soprattutto nel 2021, confermando il processo di digitalizzazione in atto nel sistema economico.

Un’analisi originale e dettagliata per specializzazione produttiva e ambito di applicazione restituisce una fotografia estremamente eterogenea delle nuove imprese dei servizi IT, che spaziano dal mondo della salute (servizi di telemedicina, piattaforme per ricerca di professionisti in ambito sanitario e/o prenotazioni visite), anche nella sua versione più estesa che include benessere e attività sportive (attività on line di allenamento, misurazione prestazioni sportive) ai settori industriale e dell’agricoltura, con lo sviluppo di soluzioni in chiave 4.0. Non mancano start-up innovative nel mondo dei servizi professionali (dal fintech al mondo assicurativo) o quelle specializzate nel settore culturale (dalla realizzazione di visite virtuali ad applicazioni per lo sviluppo di mercati d’arte on-line) o dell’dell’accoglienza/ristorazione/food (app per delivery, tracciabilità filiera, marketplace in ambito food). Troviamo poi player specializzati nell’ambito ambientale (efficientamento energetico, sviluppo di nuove soluzioni di mobilità), così come nel settore della  formazione (piattaforme di e-learning) e nel gaming (sviluppo videogiochi, piattaforme di gioco on-line).

Lo sviluppo di start-up innovative è accompagnato da una crescente diffusione e sviluppo di nuove tecnologie, come emerge nei focus di approfondimento a cura di Intesa Sanpaolo Innovation Center, ma anche dallo sviluppo di adeguati modelli di finanziamento, come il venture capital che sta diventando sempre più rilevante nel panorama economico italiano.

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