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Acqua: l’opportunità di riutilizzare acque reflue depurate

La foto che accompagna la news sui dati dell'Osservatorio sull'Acqua di Intesa Sanpaolo e Acea ritrae un canale da cui fluisce acqua, ancora bagnato da piccole gocce.

Il Research Department di Intesa Sanpaolo con Acea ha pubblicato il primo numero dell’Osservatorio sull’Acqua, dedicato alle opportunità di riuso delle acque reflue depurate.

Dallo studio emerge quanto segue:

  • In Italia solo il 4% delle acque reflue (acque di scarico) viene riutilizzato, a fronte di un potenziale stimato da ARERA (authority di regolazione per energia, reti e ambiente) pari al 21% del volume complessivamente depurato. Nell’ipotesi di migliorare la copertura del servizio di depurazione e la sua qualità i quantitativi di risorsa che potrebbero essere riutilizzati sono perfino superiori.
  • L’utilizzo agricolo indiretto, che si avvale di preesistenti canali irrigui, risulta essere la pratica più diffusa, mentre l’attenzione delle imprese a un uso efficace ed efficiente della risorsa idrica è ancora limitata.
  • A livello territoriale, particolarmente virtuose risultano le imprese del Sud, che da più tempo si trovano in una situazione di scarsità idrica (in particolare in Puglia, Sicilia e Sardegna) e si sono quindi attrezzate con tecniche di riciclo.
  • Anche a livello europeo il riutilizzo dell'acqua è marginale e potrebbe contribuire per Grecia, Malta e Romania a circa il 10% della domanda di irrigazione; per Spagna e Portogallo a circa il 20%; per Italia e Francia a circa il 45%, a fronte di investimenti per adeguare gli impianti di depurazione e realizzare nuove opere.

Le ragioni per cui buona parte dei reflui non viene valorizzata sono legate alla complessità del quadro normativo e regolamentare, alla convenienza economica/tariffaria e all’attuale dotazione impiantistica.

Scarica la sintesi dell'Osservatorio sull'Acqua

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