{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}

Turismo: le sfide per rilanciare il settore nel Mezzogiorno

L'immagine che accompagna la news del Report sul turismo di SRM raffigura in primo piano il volto di una ragazza sorridente con occhiali da sole, sulle cui lenti si vedono riflessi altri ragazzi su un molo e qualcuno in atto di tuffarsi in mare

La filiera turistica sta affrontando nuove e importanti sfide: crisi geopolitiche, effetti climatici estremi, aumento dei costi e forte attenzione alla sostenibilità.

Come emerge dall’ultimo report annuale “Turismo e Territorio” di SRM, centro studi che fa capo al gruppo Intesa Sanpaolo, l’offerta turistica italiana deve basarsi sul sistema delle 5D, ovvero quegli elementi che possono preservare e rafforzare la competitività turistica dei territori:

  • diversificazione
  • delocalizzazione
  • destagionalizzazione
  • digitalizzazione
  • dimensione d’Impresa

Il Report dedica un particolare focus al Mezzogiorno. Di seguito i principali dati dell’analisi:

  • Nel Sud Italia nel 2023 si sono registrate 86,1 milioni di notti trascorse (19% dell’Italia), 3,5 giorni di permanenza media, 76,8% di stagionalità (presenze nei mesi estivi), 38,9% di presenze straniere (ancora in piena fase di recupero post covid). Un’offerta negli alberghi – in termini di posti letto - pari al 28,8% dell’Italia (sale al 37,9% nei 4 e 5 stelle) e del 23,1% in strutture extra-alberghiere. Un valore aggiunto pari a €24,6 miliardi (24% del Paese).
  • Nel 2024 si prevede nel Mezzogiorno il pieno recupero delle presenze turistiche. Rispetto al 2019 il dato è stimato in crescita del 2,8% per un totale di quasi 89 milioni di notti trascorse. Proseguirà, con forte intensità, la ripresa della domanda internazionale che si stima in crescita del 4,5% rispetto al 2023 superando pienamente il periodo pre-Covid (105,4% rispetto al valore 2019),
  • Il turismo meridionale è ben posizionato nel contesto europeo, ma con ampi margini di miglioramento. Dall’analisi su 98 regioni dell’area UE4 (Italia, Spagna, Francia e Germania) tre regioni del Sud (Sardegna, Campania e Puglia) sono tra le prime 30, e la Sicilia è trentunesima, per livello di competitività turistica, e ben 6 comunque sono sopra la media europea. Ci sono spazi per crescere sia in termini quantitativi che qualitativi. Emerge la necessità di migliorare ed ampliare la connessione internazionale e l’accessibilità del territorio.
  • Nel Sud, secondo SRM, l’obiettivo deve essere un turismo che offra destinazioni sempre più diversificate e di qualità al fine di favorire la destagionalizzazione, la delocalizzazione e l’impatto economico sul territorio: borghi, aree interne, zone di prossimità dei grandi attrattori turistici possono essere destinazioni di qualità (per la loro storia, per le loro tradizioni e il buon cibo) utili anche per ridurre gli effetti negativi ed i disagi derivanti dai fenomeni di congestionamento.
  • L’offerta turistica legata alla Cultura, all’Enogastronomia ed al turismo Business può essere un trinomio vincente anche al Sud: il moltiplicatore delle presenze di un’offerta così “integrata” è infatti superiore a quello monotematico ad es. di tipo balneare (157,8€ rispetto a 128,2€ di valore aggiunto per ogni notte trascorsa).
  • Aumenta la consapevolezza delle imprese che investire è l’unica via per competere. Dalla survey di SRM emerge che circa il 77% delle imprese turistiche del Sud nell’ultimo triennio ha effettuato investimenti (in Italia il 76%). Grande attenzione in particolare alla qualità dei servizi e della recettività (il 56% delle imprese intervistate ha rinnovato gli arredi e ampliato i servizi ricettivi).
  • Le imprese stanno comprendendo la sfida della digitalizzazione e della sostenibilità (ESG): 4 imprese su 10 nel Sud (25% in Italia) hanno investito su tali obiettivi che ad oggi nel solo Mezzogiorno si stimano essere pari a €300 milioni. Le imprese indicano un’ulteriore crescita di tali investimenti nel prossimo triennio di circa il 2%.

Infine, ecco le principali priorità che le imprese del Sud pongono alla governance pubblica per favorire la competitività del territorio:

- semplificazione burocratica (37%)    

- politiche per il decoro urbano (28%)

- diversificazione dell’offerta (27%)

- gestione più efficiente dei servizi pubblici (24%).

{"toolbar":[]}