Il sistema moda letto attraverso i distretti
Il sistema moda ha mostrato segnali di rallentamento dalla seconda metà del 2023 e per tutto il 2024: tensioni geopolitiche, spinte inflazionistiche, rallentamento dei consumi cinesi, sovraproduzione post-pandemica e politiche di prezzo aggressive hanno ridotto la domanda.
Tuttavia, nei primi nove mesi del 2024 i distretti del sistema moda italiano (comprensivo di tessile, abbigliamento, filiera della pelle, oreficeria e occhialeria), hanno realizzato €33,7 miliardi di esportazioni, con una crescita del 2,3% (+€754 milioni) rispetto al 2023.
Al primo posto si colloca il distretto dell’Oreficeria di Arezzo con €5,3 miliardi di vendite all’estero (più che raddoppiate rispetto al 2023), principalmente grazie ai flussi verso la Turchia.
Anche gli altri distretti dell’oreficeria mostrano andamenti positivi: Vicenza cresce del 13% e Valenza conferma il valore di esportazioni del 2023, tra le prime dieci realtà distrettuali per export.
Maggiori difficoltà si osservano, invece, tra le specializzazioni della filiera della pelle (-12,9%) e tra i distretti del tessile (-10,0%); la contrazione è più contenuta nell’abbigliamento (-3,6%) e nell’occhialeria (-4,5%). In particolare, il distretto che risente del calo maggiore è quello della Pelletteria e calzature di Firenze che ha realizzato €3,6 miliardi di esportazioni (-21,5%).
Il distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia ha realizzato invece un +19,4%.
Tra i mercati di destinazione, la Francia si conferma come primo mercato di sbocco con €4,5 miliardi di esportazioni e presenta un leggero calo del 2,6%.
La contrazione maggiore, invece, si registra nell’export verso la Svizzera che è passato da 2,8 miliardi nei primi nove mesi del 2023 al valore di 1,1 miliardi nel 2024. Tengono le vendite verso gli Stati Uniti (-2,6%) che nel 2023 rappresentavano circa il 12% dell’export distrettuale della moda italiana.
Merita attenzione anche il buon andamento del settore cosmetico, non tra le realtà monitorate, ma caratterizzato per un’organizzazione fortemente distrettuale con una concentrazione spiccata in Lombardia, che nel periodo gennaio-settembre 2024 ha segnato €6,2 miliardi di esportazioni (+10,1%) con un avanzo commerciale di €3,7 miliardi.
Le prospettive per il 2025 restano condizionate da forte incertezza, alimentata anche dai rischi di politiche commerciali americane probabilmente orientate a introdurre nuovi dazi. Le attese sono tuttavia orientate verso una ripresa del ciclo economico grazie a una spinta maggiore dai consumi che potranno beneficiare di un recupero del potere di acquisto.
Data ultimo aggiornamento 7 gennaio 2025 alle ore 15:27:41