Il settore orafo italiano: tra incertezza globale, rally dell'oro e nuove rotte
8 settembre 2025
In occasione di VicenzaOro, il Research Departement di Intesa Sanpaolo ha proposto una analisi dettagliata delle sfide e delle opportunità del settore orafo italiano, che include i rischi geopolitici e le dinamiche dei prezzi dei metalli, fondamentali per la pianificazione strategica nel settore.
Di seguito gli Highligts dello Studio di Intesa Sanpaolo, realizzato in collaborazione con il Club degli Orafi:
Sentiment e intenzioni di investimento:
- Gli operatori hanno confermato le attese per il fatturato 2025 rispetto al 2024, con aspettative migliori per le imprese di produzione e per i mercati esteri (oltre un'impresa su tre prevede di mantenere i valori del 2024).
- Le intenzioni di investimento si sono rafforzate, spinte principalmente dall'evoluzione della domanda interna (indicata da più di un'impresa su due). Le imprese produttive sono guidate dalla domanda estera, mentre quelle commerciali dai consumi domestici.
- Le principali difficoltà sono legate al rallentamento della domanda e al costo delle materie prime, preoccupazioni che si sono acuite negli ultimi mesi. Le imprese più grandi sono più condizionate dalla domanda internazionale, mentre le micro-piccole imprese dai temi finanziari. Le sfide competitive rimangono concentrate verso altri produttori italiani.
Prezzi dei metalli preziosi e scenario macroeconomico:
- Incertezza e imprevedibilità innervosiscono i mercati, spingendo la domanda di protezione, inclusi gli acquisti di oro.
- Lo scenario macroeconomico rimane positivo, pur con rischi al ribasso per il commercio e al rialzo per l'inflazione USA.
- Il record dell'oro riflette il deprezzamento del dollaro, il timore per l'indipendenza della Fed e i (dis)equilibri globali. Nel lungo periodo, l'oro ha ampio spazio di rialzo a causa di fattori come l'espansione del deficit USA, la prospettiva di tagli dei tassi USA, l'inflazione elevata e l'incertezza geopolitica.
- Le banche centrali rallentano gli acquisti ma non intendono interromperli, e gli investitori aumentano il peso dell'oro nei portafogli per diversificazione e protezione.
- Il rally dei prezzi è alimentato principalmente dai mercati finanziari, con prezzi elevati che frenano la domanda in gioielleria.
- Le stime di Intesa Sanpaolo prevedono ulteriori rialzi per oro, argento, platino e palladio. Ad esempio, l'oro è atteso raggiungere nuovi massimi nei prossimi mesi, attestandosi attorno ad una media di 3.800 USD/oz entro il 2027.
Internazionalizzazione ed export italiano:
- Nel campione di imprese che hanno participato all’indagine, 8 imprese su 10 sono attive nei mercati internazionali, con tutte le imprese medio-grandi attive e l'80% che esporta. L'e-commerce è diffuso nel 71% delle micro-piccole imprese attive all'estero.
- Il 30% delle imprese sta valutando nuove attività all'estero, preferendo la gestione diretta. L'interesse maggiore è verso i mercati dell'Europa Occidentale (Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera, Austria e Spagna).
- L'Italia consolida il suo ruolo di primo esportatore di gioielli in oro nell'UE27, coprendo oltre la metà delle esportazioni totali nel 2024 e nei primi quattro mesi del 2025. I principali mercati di sbocco nel 2024 includevano Turchia, Emirati Arabi Uniti, Svizzera e Stati Uniti.
- Nella prima parte del 2025 si è registrata una riduzione delle esportazioni di gioielli in oro (-16,8%), principalmente a causa di un ridimensionamento della domanda turca. Al netto dei flussi verso la Turchia, l’export è cresciuto del 2%.
- Gli Stati Uniti sono stati il secondo sbocco commerciale italiano nel 2024, con esportazioni di gioielleria e bigiotteria pari a €1,47 miliardi. L'Italia è il terzo paese nelle importazioni americane di gioielli in oro nel primo semestre 2025 con una quota del 13%.
- L’incertezza sulla politica commerciale si è già riflessa in un calo delle importazioni USA di gioielli in oro nel primo semestre 2025.
Dinamiche di domanda e produzione:
- Si osserva un continuo calo della domanda mondiale di gioielli in oro, diminuita del 10,5% nel 2024 rispetto al 2023, e di un ulteriore 17,6% nel primo semestre 2025 rispetto all'anno precedente. Questo calo è diffuso, con riduzioni più significative in India e Cina.
- In questo scenario, il fatturato del settore oreficeria e bigiotteria ha mostrato ancora segnali di tenuta nel primo trimestre (+2,1%) ma un deciso ripiegamento a partire da aprile che porta il dato complessivo dei primi sei mesi a -2,7%.