Manifattura italiana: segnali di ripresa e resilienza a luglio 2025
28 luglio 2025
L’Analisi dei Settori Industriali di luglio 2025 (Rapporto ASI), realizzata da Intesa Sanpaolo insieme a Prometeia, conferma i segnali di ripresa della produzione industriale italiana, supportata dall’aumento degli investimenti interni e delle esportazioni, soprattutto verso gli Stati Uniti, a causa di un anticipo di vendite per timore dei dazi. Nonostante le prospettive incerte, la ripresa europea e la solidità finanziaria delle imprese italiane dovrebbero mitigare i rischi.
Di seguito gli highlights del Rapporto ASI di luglio 2025:
- Fatturato: il fatturato dell'industria manifatturiera italiana si è confermato su livelli elevati nei primi mesi del 2025 (+24,5% rispetto al 2019), nonostante un calo tendenziale del -0,9%. Il fatturato deflazionato, pur in crescita congiunturale, ha registrato un calo tendenziale del -1,9% nei primi 4 mesi.
- Settori performanti: tra i settori che hanno mostrato le migliori performance in termini di fatturato deflazionato spiccano la Farmaceutica (+4,7% tendenziale), l'Elettrotecnica (+3,1%) e l'Alimentare e bevande (+2,1%). Al contrario, settori come Autoveicoli e moto (-16,4%) ed Elettronica (-6,1%) hanno continuato a subire contrazioni.
- Produzione industriale: i dati di produzione industriale in Italia mostrano i primi segnali di inversione del ciclo, con una crescita congiunturale del +0,8% nel primo trimestre e del +0,3% ad aprile-maggio. Anche in Germania si è registrato un rimbalzo significativo nella produzione automotive (+5,5% aprile-maggio).
- Domanda interna: l'attività produttiva è stata sostenuta dalla tenuta dei consumi sul mercato interno e da una ripresa degli investimenti in macchinari (+1,4% tendenziale nel primo trimestre 2025), anche grazie a incentivi come Transizione 5.0.
- Esportazioni: le esportazioni italiane di beni manufatti sono aumentate del 3,3% tendenziale nei primi quattro mesi del 2025, a valori correnti. Tale crescita è stata particolarmente favorita dall'anticipazione delle vendite verso gli Stati Uniti, soprattutto per la Farmaceutica (+38,7%), a fronte di potenziali nuovi dazi.
- Prospettive e incertezze: le indagini sul clima di fiducia segnalano un miglioramento delle attese sulla produzione, specialmente per i beni intermedi. Tuttavia, le prospettive future rimangono incerte e sono fortemente condizionate dall'evoluzione delle politiche commerciali statunitensi e dai rischi geopolitici.
- Resilienza finanziaria: le imprese manifatturiere italiane dimostrano una notevole resilienza finanziaria, con ampie riserve di liquidità, una solida patrimonializzazione e livelli di redditività favorevoli (margini unitari superiori al 9%). Questa solidità permette di mitigare l'impatto negativo dei dazi statunitensi, mantenendo i margini operativi lordi (MOL) su livelli sostenibili anche nello scenario più pessimistico.
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