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SRM: Turismo 2025, crescita record trainata dagli stranieri e rilancio del Sud

La foto sul Rapporto 2025 di SRM, denominato Turismo e Territorio, raffigura una vista laterale del Colosseo, a Roma, di giorno

23 settembre 2025

L'Italia si conferma tra le mete più ambite a livello internazionale, attestandosi al terzo posto mondiale per arrivi dall’estero (73,95 milioni nel 2024), superando i livelli pre-pandemici del 2019 (+6,7% complessivo).

È quanto rileva la terza edizione del Rapporto annuale "Turismo & Territorio" presentata da SRM, Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo.

Le previsioni di SRM per il 2025 indicano un ulteriore incremento, con una stima di quasi 477 milioni di presenze nello scenario base (+2,3% sul 2024) e un Valore Aggiunto turistico di €106,3 miliardi. La crescita è trainata in larga parte dalla domanda internazionale, che si prevede aumenti del 4,3% rispetto al 2024, raggiungendo il 120% dei valori del 2019. La domanda domestica, invece, non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemici.

Dinamismo del Mezzogiorno

Il Mezzogiorno mostra segnali di forte vitalità e sta progressivamente colmando il divario con il resto del Paese. Nel 2025 si stimano 92,6 milioni di presenze turistiche (+2,3% rispetto al 2024), con una dinamica particolarmente vivace della domanda internazionale (+5,1%). Il fatturato del settore alberghiero e della ristorazione nel Sud è stimato a €27 miliardi nel 2025 (+1,7% rispetto al 2024), leggermente superiore alla media nazionale. A livello di competitività regionale europea (ICTR), l'Italia è al primo posto tra i Paesi UE, con cinque regioni meridionali che superano la media europea.

Le sfide strategiche: digitale, sostenibilità e lavoro

Per mantenere la competitività, il settore deve affrontare sfide cruciali.

  • Innovazione e digitale: la transizione digitale (con l’utilizzo di tecnologie avanzate come  Intelligenza Artificiale e Assistenti Virtuali) è considerata fondamentale, sebbene l'adozione delle deep tech sia ancora in divenire.
  • Sostenibilità e governance: serve una governance attiva per gestire in modo efficace il rischio di overtourism. La valorizzazione delle Aree Interne e del turismo enogastronomico sono leve strategiche per la destagionalizzazione e delocalizzazione dei flussi.
  • Occupazione e competenze: l'occupazione ha raggiunto livelli record nel 2024 (+15,1% rispetto al 2019), ma le imprese riscontrano difficoltà nel reperire personale e chiedono politiche retributive e incentivi fiscali/contributivi per attrarre forza lavoro qualificata. È necessario investire anche nella formazione e nell'adeguamento delle competenze (reskilling e upskilling).

Il Rapporto 2025 è frutto della collaborazione tra SRM e importanti istituzioni attive nel campo del turismo, tra cui: ENIT, Federalberghi, Federturismo Confindustria, Intesa Sanpaolo Innovation Center, ISTAT, l’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Scarica il Rapporto Turismo & Territorio 2025

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