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Green Bond Brief: la spinta dei Governi verso il debito verde

Green Bond Brief: la spinta dei Governi verso il debito verde

Il nuovo Green Bond Brief della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo analizza le emissioni governative green. L’ammontare in essere di titoli governativi green ha raggiunto i 110 miliardi a fine marzo scorso, sebbene rappresenti ancora una quota marginale del debito pubblico complessivo, e soltanto il 12% del debito green totale circolante.

L’area euro ha un ruolo preponderante poiché l’ammontare outstanding di titoli di debito green emessi da governi appartenenti all’Unione Europea a fine marzo scorso è risultato pari all’82% del governativo green mondiale. I fattori che supportano lo sviluppo del mercato europeo sono sia gli obiettivi ambiziosi prefissati dalla Commissione Europea, come la riduzione delle emissioni di gas del 55% entro il 2030 ed il raggiungimento della neutralità climatica nel 2050, sia la creazione di un quadro di riferimento normativo tramite la Tassonomia.

Durante il primo trimestre di quest’anno sono stati collocati 20 miliardi di titoli governativi green, oltre alle riaperture di Olanda, Belgio e Francia (OAT 1.75% 06/2039), l’Italia e la Francia hanno emesso due nuovi titoli per €15.5 miliardi complessivi.

Le prospettive dell’offerta sono ancora di crescita per i prossimi mesi. In base ai piani di funding pubblicati a fine anno, la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo stima che le emissioni governative green possano raggiungere i 54 miliardi di euro nel 2021 più del doppio rispetto al 2020.

Tra le motivazioni principali che spingono i governi ad emettere debito verde ci sono il contrasto al cambiamento climatico, il supporto alla crescita dei green bond ed il segnale di commitment trasmesso al mercato; un ruolo secondario è attribuito al pricing più vantaggioso.

Uno specifico paragrafo dello studio analizza il dibattito in corso sul ruolo delle Banche Centrali.

Scarica il Green Bond Brief.

 

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