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Mercato del lavoro USA: un nuovo problema per il FOMC*

Mercato del lavoro USA: un nuovo problema per il FOMC

Il mercato del lavoro americano è sotto pressione, con un eccesso di domanda che sta iniziando a imprimere spinte diffuse sui salari. A fronte di una domanda in costante aumento, l’offerta è pressoché stabile da un anno. L’andamento della forza sarà determinante per i rischi di una spirale salari-prezzi e per i tempi della svolta dei tassi.

Al momento, l’occupazione appare ancora lontana dal livello pre-COVID, ma il suo livello “massimo” dipende dall’offerta. Nei prossimi mesi la Fed dovrà valutare se il “deficit di occupazione” prevalente nel 2022 sarà dovuto a fattori temporanei o strutturali di freno all’offerta per decidere i tempi della svolta sui tassi. I rischi verso l’alto sui salari si sommeranno a quelli già prevalenti sui prezzi rafforzando, a nostro avviso, le preoccupazioni della Fed, aumentando la probabilità di un rialzo dei tassi durante l’estate 2022 e di un’accelerazione del tapering a inizio 2022.

In questo contesto, i nostri analisti prevedono un aumento di preoccupazioni del FOMC anche per il mercato del lavoro e non solo per l’inflazione. In assenza di un nuovo trend verso l’alto della forza lavoro e/o di un ridimensionamento della dinamica salariale nei prossimi mesi, il FOMC potrebbe reagire fra fine 2021 e inizio 2022 con un’accelerazione del ritmo del tapering, che permetta di concludere gli acquisti nella prima parte della primavera. Con i ritmi attuali, gli acquisti terminerebbero a giugno 2022. Nel 2013, la svolta sugli acquisti, iniziata a fine anno e conclusa a ottobre 2014, fu seguita da più di un anno di pausa prima del rialzo dei tassi di dicembre 2015. Come ha rilevato Powell, il caso attuale è molto diverso rispetto al 2013-14, grazie a una situazione congiunturale molto più positiva. Se alla riunione di dicembre verrà incorporato un secondo aumento dei tassi nella mediana del 2022, ci sembra probabile che il FOMC voglia avere un margine non troppo stretto fra la fine degli acquisti e la svolta attesa dei tassi, annunciando un’accelerazione della riduzione degli acquisti che permetta di concludere il programma entro inizio maggio, con riduzioni potenzialmente aumentate a 20 o 25 mld mese.

* Il Federal Open Market Committee è l’organo della Federal Reserve che determina e attua la politica monetaria negli Stati Uniti.

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