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Green Bond Brief: aumenta l’offerta di emissioni verdi nel 2022

Green Bond Brief: aumenta l’offerta di emissioni verdi a livello globale nel 2022

  • BTP green 4% 04/2035 deal review ed analisi green premium

Il 6 settembre scorso il Tesoro italiano ha collocato 6 miliardi di euro di BTP green scadenza aprile 2035 e cedola pari al 4% annuo corrisposta su base semestrale. Si tratta del secondo BTP green collocato sul mercato dopo il BTP 1.5% 04/2045 emesso a marzo 2021 per €8,5 miliardi e successivamente riaperto a novembre per €5 miliardi. Il totale di debito governativo verde italiano in circolazione raggiunge quindi €19,5 miliardi.

  • Green Bond Governativi dell’area euro: volumi stabili nel 2022 nonostante il contesto di volatilità

Le emissioni governative green dell’area euro si sono mostrate in linea con l’anno precedente nonostante i collocamenti sul primario siano stati condizionati da un mercato del credito estremamente volatile per il permanere del rischio geopolitico. Da gennaio ad oggi, i titoli governativi green dell’area euro emessi sul mercato hanno raggiunto €44 miliardi e ci attendiamo che a fine anno possano arrivare a 55 miliardi, di poco superiori alle emissioni realizzate nel 2021. L’ingresso di nuovi emittenti come l’Austria, che ha collocato il primo green bond a maggio di quest’anno e la Grecia, il cui collocamento è previsto nei prossimi mesi, contribuiscono a compensare le revisioni al ribasso della spesa green effettuata da alcuni emittenti come la Francia.

  • La BCE e l’integrazione del cambiamento climatico nelle operazioni di politica monetaria

La BCE ha pubblicato a luglio un comunicato con il quale introduce importanti progressi nell’implementazione del Piano di azione per il clima annunciato a luglio 2021. Le nuove misure costituiscono un passo concreto verso l’integrazione delle considerazioni climatiche nelle operazioni di politica monetaria. La BCE intende, con queste misure, incorporare i rischi finanziari legati al clima nelle politiche di gestione del bilancio dell’Eurosistema, in linea con il mandato primario di garantire la stabilità dei prezzi e con quello secondario di favorire il raggiungimento degli obiettivi di neutralità dell’Unione Europea.

  • Un TLTRO in versione green

A giugno, alcuni accademici ed economisti in una lettera indirizzata al Consiglio Direttivo hanno chiesto la possibilità di prevedere un periodo addizionale speciale del TLTRO legandolo, anziché alla performance effettuata sui prestiti, all’ammontare di finanziamenti erogati a favore di energie pulite e rinnovabili. Sebbene i livelli elevati di inflazione richiedano un’uscita da politiche accomodanti, la nuova crisi energetica rende ancora più necessaria una riduzione della dipendenza dai combustibili fossili russi dell’area euro attraverso un incremento di investimenti in energie alternative sia da parte del settore pubblico che privato. Il presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, in risposta a tale lettera, ha dichiarato di essere interessata, insieme ad alcuni membri del consiglio Direttivo, a valutare strumenti che possano supportare la transizione delle economie verso la neutralità come il TLTRO green. Il TLTRO green si potrebbe prospettare come la possibilità di rifinanziamento per il sistema bancario ad un tasso agevolato in funzione dell’ammontare di prestiti erogati per finanziare investimenti volti a ridurre l’impatto ambientale. Il TLTRO green avrebbe la finalità di abbassare il costo di funding di investimenti volti a migliorare il profilo di sostenibilità ambientale e di conseguenza ridurre i costi di transizione verso la neutralità.

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