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Ancora dinamici i depositi nelle banche islamiche

Ancora dinamici i depositi nelle banche islamiche

Come nei paesi occidentali, anche in molti paesi islamici i depositi bancari hanno mantenuto un andamento dinamico nel 2021

Nel corso del 2020 e del 2021 si è registrato un forte aumento del risparmio in molti paesi ad economia avanzata e nei paesi emergenti. Gran parte del risparmio è stato depositato in banca, la più immediata modalità di destinazione dei fondi liquidi in eccesso sia da parte delle imprese sia delle famiglie, in attesa di definirne l’utilizzo. I principali driver che hanno sostenuto i depositi (saliti in Italia di circa €240 miliardi, a 1.800 miliardi, tra la fine del 2019 e il novembre 20212) sono stati l’impossibilità a causa del lockdown di effettuare acquisti (risparmio involontario), nonché l’incertezza sull’evoluzione della pandemia e quindi sugli effetti della stessa su economia, lavoro, salari e stipendi (risparmio volontario).

Da più parti ci si attende che tali disponibilità saranno utilizzate per il consumo futuro di beni e servizi, nonché per l’investimento in prodotti finanziari (titoli di stato, fondi, …) o per l’acquisto della casa, consumi ed investimenti che potranno quindi sostenere la ripresa economica. Tuttavia, poiché gran parte dei nuovi flussi di risparmio sono stati originati dalle famiglie più abbienti, con reddito più elevato, mentre nelle famiglie con reddito più modesto è stata minore la quota di reddito che ha potuto essere accantonata, è ragionevole attendersi che, come varie ricerche svolte a livello internazionale portano a ritenere, i consumi potranno riprendere solo in modo graduale e nel breve termine non intaccheranno in maniera significativa il risparmio generato durante la pandemia.

A fronte di una caduta del PIL nel 2020 in tutti i paesi islamici considerati, con la sola eccezione del Bangladesh (+3,4%), si è sì registrato un aumento dei depositi, ma non tale da poter essere considerato eccezionale. Un’accelerazione si è registrata in Arabia Saudita, Oman e Kuwait con incrementi moderatamente più consistenti rispetto all’anno precedente. Negli altri paesi, soprattutto in Qatar e Malesia, si è, per contro, avuto un rallentamento. Nel 2021, a fronte di una buona ripresa del PIL, tornato positivo in tutti i paesi, i depositi hanno mantenuto tassi di variazione significativi. I dati dell’Egitto evidenziano un’evoluzione singolare, con la tenuta del PIL reale (1,5% nel 2020 e 7,2% nel 2021) e un aumento significativo dei depositi (20,4% e 18,7% rispettivamente), ma in linea con gli anni precedenti (in termini nominali).

L’introduzione delle valute digitali avrà un forte impatto sui depositi bancari, ma gli effetti sono ancora molto incerti, oggetto di valutazione da parte di autorità centrali (fra cui in particolare la BCE), banche e studiosi.

Nei paesi islamici la discussione sull’adozione di monete digitali è particolarmente accesa, poiché alle questioni comuni alle monete digitali occidentali quali l’euro – fra cui affidabilità, diffusione, privacy - si aggiungono specifiche valutazioni di adeguatezza alla legge islamica.

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