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L’Africa Sub Sahariana torna a crescere nel 2022

L’Africa Sub Sahariana torna a crescere nel 2022

L’Africa Sub Sahariana dovrebbe crescere del 3,8% nel 2022, trainata dai prezzi delle commodity e dalla ripresa del commercio mondiale dopo la caduta del 2020. L’outlook nel complesso presenta ancora elementi di incertezza in relazione all’andamento del processo di vaccinazione, che procede lentamente, e ai rischi di insorgenza di eventuali nuove varianti. Sullo sfondo permangono le preoccupazioni di natura politica dovute a rivendicazioni etniche, la minaccia del terrorismo di matrice jihadista e le influenze geopolitiche esterne per lo sfruttamento delle risorse naturali, elementi che da circa dieci anni interessano la regione del Sahel e aggravano l’instabilità del continente.

L’elemento di maggior preoccupazione è rappresentato dalla dinamica del debito pubblico. Molti paesi africani – nonostante i maggiori fabbisogni finanziari dettati dall’emergenza pandemica – si sono trovati a dover affrontare politiche di consolidamento fiscale per contenere la dinamica del debito. Quest’ultimo è stimato in lieve miglioramento nella regione al 56,6% del PIL nel 2021, ma il ratio si è mantenuto comunque più elevato rispetto al livello pre-pandemico (50,4% nel 2019).

Il debito estero in rapporto al PIL dei paesi dell’Africa SS è stimato dal FMI al 42,4% nel 2021, superiore al dato medio delle economie emergenti (31,3%). Oltre il 60% del suddetto debito è detenuto da creditori pubblici (pari al 26% del PIL nel 2021).

Secondo Fitch, il debito dei paesi dell’Africa Sub Sahariana è considerato un investimento speculativo o altamente speculativo.

L’esigenza di un consolidamento, in seguito alle spese sostenute per la pandemia, ha limitato gli spazi della politica fiscale, con slittamento di alcuni investimenti pubblici.

I 45 paesi dell’Africa Sub Sahariana hanno un peso pari al 3,2% del PIL mondiale e al 5,5% di quello dei Paesi Emergenti.

Nel 2021 il tasso medio di inflazione nell’Africa Sub Sahariana, stimato al 10,7%, ha evidenziato un’ulteriore accelerazione rispetto al 2020, confermandosi a circa il doppio della statistica media dei Paesi emergenti (5,5% nel 2021).

In passato ed in epoca recente la dinamica del PIL dei paesi dell’Africa Sub Sahariana ha sottoperformato il dato medio dei Paesi Emergenti, salvo nel 2020 in cui la contrazione è stata più attenuata. Nel decennio 2005-2014, si è registrato un andamento sostenuto degli investimenti, sia per lo sfruttamento di risorse naturali sia in opere pubbliche. Nel quinquennio 2015-2019, gli investimenti, in particolare quelli nel minerario e idrocarburi, hanno rallentato a causa della congiuntura meno favorevole del mercato delle materie prime.

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