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Turchia: scambi internazionali in crescita, Italia 5° partner commerciale

Turchia: scambi internazionali in crescita, Italia 5° partner commerciale

Gli scambi commerciali sono dal 2021 nuovamente in crescita, trainati dall’export di metalli, mentre rimane contenuto il trend dei mezzi di trasporto. L’Italia è il quinto partner commerciale della Turchia, con mezzi di trasporto e macchinari.

  • Il commercio internazionale della Turchia ha superato $497 mld nel 2021, secondo i dati forniti dall’Istituto nazionale di Statistica turco, ed è risultato l’importo più elevato dal 2000. L’interscambio ha registrato un incremento tendenziale del 28% a/a, sostenuto dalla vivace dinamica dell’export ($225 mld, +33% a/a), mentre le importazioni sono aumentate del 24% a/a, a $271 mld.
  • Dati relativi ai primi cinque mesi del 2022 confermano la dinamica espansiva già rilevata nell’anno precedente: le importazioni hanno registrato un incremento annuo più sostenuto (+41% a/a, a $146 mld), mentre l’export segna un aumento del 20% a/a, a circa $102,5 mld.
  • Le direzioni commerciali turche coinvolgono principalmente i restanti paesi europei: nel 2021 oltre il 51% dell’interscambio della Turchia è avvenuto con economie europee, di cui circa il 36% con l’UE. L’Asia contribuisce per circa il 29% e le Americhe per il 9%. Tra le economie asiatiche spicca la Cina con il 7%, mentre in Europa la Germania con l’8%. L’Italia è il quinto partner commerciale con quasi il 5% degli scambi.
  • Le importazioni turche sono costituite principalmente da macchinari (21% nel 2021), soprattutto meccanici (11%), seguiti dai minerali (20%), metalli (17%), prodotti chimici (11%), gomma e plastica (8%). L’export vede il prevalere dei prodotti del tessile e abbigliamento con oltre il 16% del totale nel 2021, i metalli (16%), seguito da macchinari (15%), mezzi di trasporto (13%), dai prodotti agro-alimentari con l’11%.
  • Le transazioni commerciali dell’Italia nel 2021 sono state pari a circa €19,4 mld, in aumento del 28% rispetto al 2020 e hanno segnato l’importo più elevato dal 2001. Nei primi quattro mesi di quest’anno, le importazioni, pari a €4,3 mld, hanno registrato un aumento del 32% a/a, mentre le esportazioni italiane dirette in Turchia sono state pari a €3,6 mld, con un incremento del 24% a/a. Questi dati confermano il trend espansivo (+29% a/a), a €8,0 mld. La Turchia rappresenta il 2% del totale italiano.
  • Il dettaglio merceologico dell’import proveniente dalla Turchia vede il prevalere del comparto dei mezzi di trasporto, pari a oltre il 22% del totale nel 2021. Seguono i metalli con quasi il 20%, il tessile e abbigliamento con il 15%, i macchinari nel loro insieme con poco meno del 15%, tra essi spiccano i meccanici con il 7%, e i prodotti chimici con il 7%. Le esportazioni dirette in Turchia riguardano il settore dei macchinari per il 31%, in particolare i meccanici (24%). Sono importanti anche le vendite italiane di prodotti chimici (13%), di mezzi di trasporto (12%), metalli (11%) e manufatti vari (6%).
  • Lo stock degli investimenti diretti esteri inward in Turchia nel 2020 era pari a $212 mld, secondo UNCTAD. L’Italia risulta essere l’undicesimo paese investitore, con una quota di circa il 4%. Il principale paese investitore è l’Olanda con il 14,5%, seguono il Regno Unito con il 10% e la Spagna con il 9%. Tra i settori merceologici, spiccano i servizi con il 57% dei flussi investiti dal 2010 al 2021, il manifatturiero con il 28%, le utilities con il 13% e il primario con il 3%.
  • Numerosa la presenza di aziende straniere in Turchia, in particolare, nel comparto dei mezzi di trasporto. Tra i nomi principali: Stellantis, Renault, Ford, Honda, Hyundai e Toyota.

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