Green Bond governativi: offerta in aumento nel 2023

Dopo un 2021 caratterizzato da una crescita elevata delle emissioni governative green dell’area euro, passate da €26 miliardi del 2020 a €50 miliardi, nel corso del 2022 l’offerta si è stabilizzata, con il collocamento di €49 miliardi di emissioni governative green europee, in linea con l’anno precedente. L’aumento dei prezzi energetici con conseguente impatto sui prezzi delle energie rinnovabili ha contribuito ulteriormente a rallentare gli investimenti green nel corso del 2022.

Per il 2023, la diminuzione dell’incertezza sull’outlook economico ed il raggiungimento di una fase più matura del ciclo restrittivo nell’area euro dovrebbe favorire una ripresa delle emissioni obbligazionarie. La crescita, tuttavia, è condizionata dalla subordinazione delle emissioni all’identificazione di investimenti pubblici volti a promuovere la sostenibilità ambientale in linea con i principi internazionali ed europei (ICMA, CBS, EU GBS). Inoltre, i PNRR degli stati membri prevedono che almeno il 37% delle risorse venga dedicato alle riforme ed agli investimenti legati al clima, abbassando la spesa finanziabile tramite emissioni governative green.

Tra i fattori che, al contrario, supportano l’offerta green si segnala l’interesse da parte degli emittenti governativi ad essere presenti sul mercato primario con emissioni verdi, sia per l’aspetto reputazionale, sia per la maggiore diversificazione della base di investitori rispetto ad una emissione convenzionale.

Gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo prevedono un aumento contenuto delle emissioni green dell’area euro nel 2023 a €57 miliardi, di poco superiore al livello realizzato nel 2022.

Nel Green Bond Brief l’analisi in dettaglio delle emissioni previste per il 2023 dei principali emittenti governativi europei.