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L’economia marittima è strategica in Slovenia, anche per i porti italiani

L’economia marittima è strategica in Slovenia, anche per i porti italiani

SRM, centro studi che fa capo al gruppo Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Bank of Slovenia, ha realizzato una ricerca sull’economia marittima slovena.

Caratterizzata dalla partecipazione al Corridoio Baltico-Adriatico, tra Italia e Austria, e al corridoio Mediterraneo, tra Italia e Ungheria, la Slovenia ha una posizione strategica nella rete TEN-T (Rete transeuropea dei trasporti).

La Slovenia rappresenta una delle principali economie dell’Adriatico orientale e della penisola balcanica. Come rivelano alcuni dati:

  • PIL pari a circa 68 miliardi di dollari
  • crescita media annuale del 2,9% nel periodo 2013-2023
  • crescita prevista del 2,6% annuo nel periodo 2024-2029.  

L'industria marittima rappresenta una risorsa chiave per migliorare ulteriormente la performance economica del Paese nel prossimo decennio. Grazie a nuovi investimenti infrastrutturali realizzati di recente, il Porto di Capodistria potrebbe infatti incrementare ancora di più il suo traffico, dando ulteriore linfa all’economia del Paese.

Il Porto di Capodistria, più noto come Luka Koper, movimenta oltre 22 milioni di tonnellate di merci (2023) e rappresenta una porta di accesso ai mercati internazionali per l’Europa centrale:

  • il 90% delle merci movimentate è destinata o proviene da Paesi localizzati in quest’area, in modo particolare Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, sud della Polonia e Baviera
  • i mercati d'oltremare sono rappresentati soprattutto dal Mediterraneo e dall'Asia, in particolare Corea del Sud e Cina.

Le relazioni portuali tra Italia e Slovenia sono solide.

In base ai dati Eurostat, l’Italia si classifica fra i primi cinque Paesi i cui porti movimentano una maggiore quantità di merce bilateralmente con il Porto di Capodistria.

La merce scambiata tra il porto sloveno e gli scali italiani ammonta a 1,4 milioni di tonnellate. Gli scambi tra i due sistemi portuali riguardano principalmente rinfuse liquide (66,3%) e container (23,7%): Siracusa (26,5%), Trieste (21,8%) e Venezia (12,7%) sono i principali porti che hanno relazioni con lo scalo sloveno.

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