{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}

Bond corporate ESG: 2024 anno del consolidamento, emissioni stabili sopra 20mld

Bond corporate ESG: 2024 anno del consolidamento, emissioni stabili sopra 20mld

Nel terzo trimestre 2024 le emissioni italiane di bond corporate ESG sono state pari a €3 miliardi, rispetto ai €3,5 miliardi dello stesso periodo 2023, raggiungendo nei primi nove mesi dell’anno quota €21,1 miliardi rispetto a €22,7 miliardi nello stesso periodo del 2023.  I social bond hanno contribuito per circa 63% del totale, e i green bond il 20%.

È quanto emerge dal report sui bond italiani ESG a cura di Alessandro Chiodini, analista del Research Department di Intesa Sanpaolo.

Il primario italiano corporate ESG ha registrato una prima accelerazione nel 2019 a circa 12 miliardi. Dopo la debolezza del 2020 (circa 8 miliardi) le emissioni hanno raggiunto il loro picco nel 2021 a circa 29.5 miliardi con un calo negli anni successivi, ma con un consolidamento al di sopra dei 20 miliardi.

In Italia, l’importo totale in circolazione delle emissioni di finanza sostenibile ammonta attualmente a circa €119,8 miliardi. I green bond rappresentano circa il 42% del totale, e i sustainability-linked bond circa il 41%.

In termini di settore, le utilities continuano ad essere le principali emittenti, con circa il 49% del totale, seguite dalle banche con circa il 25%.

Uno sguardo al mercato secondario rivela una tendenza alla riduzione del greenium, la differenza negativa in termini di rendimento o spread tra un green bond e uno “convenzionale” comparabile. In generale, da inizio anno i green bond si sono comportati in linea con quelli “convenzionali” sia in periodi di mercato positivi che durante le fasi di avversione al rischio.

 

{"toolbar":[]}