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SRM: per Suez +10,5% traffico container nel 2023. Nuove tensioni geopolitiche

SRM: per Suez +10,5% traffico container nel 2023. Nuove tensioni geopolitiche

Gli attacchi subiti dalle navi nel Mar Rosso non hanno avuto effetti rilevanti sui risultati conseguiti dal Canale di Suez nel 2023 che, anzi, si conferma l’anno dei record. Le statistiche dicono che l’intensificarsi degli assalti negli ultimi giorni di dicembre hanno spinto le deviazioni per il Capo di Buona Speranza con impatti sui costi del trasporto marittimo. Il timore per i porti del Mediterraneo è che in questo modo le merci potrebbero più facilmente essere sbarcate direttamente nei porti del Nord Europa.

I passaggi delle navi nel canale di Suez sono aumentati nel 2023 del 10,5% salendo a 25.886, ma le tensioni geopolitiche dovute agli attacchi Houthi nello stretto di Bab el-Mandeb stanno rallentando il traffico, con impatti sui porti del Mediterraneo. È quanto emerge da un report di SRM, centro studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo, sul canale di Suez.

Gli attacchi subiti dalle navi nel Mar Rosso non hanno avuto effetti rilevanti sui risultati conseguiti dal Canale di Suez nel 2023 che, anzi, si conferma l’anno dei record. Le statistiche dicono che l’intensificarsi degli assalti negli ultimi giorni di dicembre hanno spinto le deviazioni per il Capo di Buona Speranza con impatti sui costi del trasporto marittimo. Il timore per i porti del Mediterraneo è che in questo modo le merci potrebbero più facilmente essere sbarcate direttamente nei porti del Nord Europa.

I tempi di consegna delle merci dal Far East a causa delle deviazioni potrebbero subire ritardi notevoli: la rotta Singapore – Rotterdam (una delle più frequentate), attraverso Buona Speranza, comporta un aumento del 40% delle miglia di percorrenza (da 8.400 a 11.700 circa).

Se la guerra dovesse proseguire a lungo, potrebbe ancora tenere in apprensione le catene logistiche globali specie quelle che legano l’Europa al Middle ed al Far East.

L’impatto sull’Italia non è ancora pienamente misurabile, certamente i porti che potrebbero registrare più criticità in termini di ri-schedulazione delle partenze e degli arrivi ed in termini di calo di traffico sarebbero quelli più legati alle grandi rotte da/verso Suez; ad esempio, per i container, Genova, La Spezia, Trieste, Gioia Tauro.

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