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Borse: prospettive e valutazioni degli indici FTSE MIB e S&P 500

 Borse: prospettive e valutazioni degli indici FTSE MIB e S&P 500

23 giugno 2025

Gli utili attesi per il FTSE MIB nel periodo 2025 e, soprattutto, nel 2026 troveranno supporto dai flussi di spesa legati al biennio finale del PNRR, così come le attese di ripresa dell’economica tedesca (il principale partner commerciale italiano), legate al piano di spesa per Difesa ed Infrastrutture, offrono un ulteriore elemento di supporto alla crescita attesa degli utili per il FTSE MIB. È quanto emerge dall’ultimo report sulla crescita implicita (IMTG) elaborato da Giampaolo Trasi, responsabile equity & Credit Research di Intesa Sanpaolo.  

Pur tenuto conto dell’incertezza legata alle tensioni geopolitiche e all’applicazione dei dazi agli scambi con gli USA, il FTSE MIB incorpora un tasso di crescita a medio periodo (che comprende gli anni dal 2028 al 2033) attualmente al +4%.  

Secondo il modello IMTG, l’S&P 500 è ancora sopravvalutato, come già indicato a fine 2024. L’analisi non solo evidenza che l’indice delle blue chips USA incorpora ancora una crescita di medio periodo molto sostenuta (+11% in media ogni anno fino al 2033) ma, ricalcolando l’IMTG con un P/E “equal weight” (ossia pesando tutti i titoli dell’indice nella stessa misura, neutralizzando l’effetto distorsivo dei “giganti” della tecnologia) la crescita implicita è ancora piuttosto elevata a +8%: in altre parole, la sopravvalutazione non è circoscritta solo al segmento high tech, in base al modello degli analisti di Intesa Sanpaolo.

Dopo le ultime settimane di tensioni geopolitiche, gli spazi per ulteriori rialzi sembrano piuttosto limitati su ambedue i lati dell'Atlantico. Le valutazioni, basate sul modello della crescita implicita, dicono che lo spazio per un'ulteriore rivalutazione degli indici Euro Stoxx e FTSE MIB, dopo la brillante performance di entrambi nel primo semestre, dipenderà dall'andamento e dalle prospettive degli utili 2025 e 2026. In altre parole, per proseguire il rialzo è necessario un "carburante aggiuntivo" dagli utili societari.

La prossima stagione dei risultati (secondo trimestre 2025) dirà se le società quotate hanno superato indenni lo "shock" dei dazi commerciali imposti dall'Amministrazione Trump, o in che misura ne hanno risentito. 

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