La società irrazionale riscopre il valore della solidarietà
La fotografia dell’Italia nel 2021 scattata dal Rapporto Censis è quella di una società in fuga verso l’irrazionale. A fronte di una maggioranza razionale e saggia, infatti, dal Rapporto emerge una certa quota di italiani irrazionali che ricusa il paradigma scientifico sinora alla base del progresso sociale e decifra la realtà con le lenti del pensiero magico. Dai dati del Rapporto si osserva la crescente propensione degli italiani a credere a superstizioni premoderne, pregiudizi antiscientifici, teorie tecnofobiche e speculazioni complottiste. Ad esempio, per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni) il Covid non esiste; per il 10,9% il vaccino è inutile e inefficace; secondo il 31,4% si tratta di un farmaco sperimentale e le persone che si vaccinano farebbero da cavie. Ancora, il 19,9% degli italiani considera il 5G uno strumento molto sofisticato per controllare le menti delle persone e secondo il 12,7% la scienza produce più danni che benefici. Cresce altresì il negazionismo storico-scientifico: i “terrapiattisti” sono il 5,8% della popolazione italiana e il 10% è convinto che l’uomo non sia mai sbarcato sulla Luna.
Secondo il Rapporto l’irrazionale che oggi si manifesta nella nostra società ha radici socio-economiche profonde e sono il risultato degli scarsi investimenti nel capitale umano del nostro Paese. Istruzione e formazione, infatti, sono state penalizzate da decenni di bassa crescita economica, ridotti ritorni in termini di gettito fiscale, squilibri demografici e debito pubblico in costante crescita. La conseguente dissipazione delle competenze e il sottoutilizzo del capitale umano, secondo il Rapporto hanno prodotto l’attuale, diffusa insoddisfazione sociale, dove le aspettative soggettive, le stesse che proprio quel paradigma razionale aveva alimentato, risultano insoddisfatte e tradite. Secondo il Rapporto, siamo entrati in un ciclo di rendimenti decrescenti degli investimenti sociali: quasi il 90% degli italiani non riconoscono una correlazione diretta tra l’impegno nella formazione e la garanzia di avere un lavoro stabile e adeguatamente remunerato.
Non tutto è perduto. A fronte di questi aspetti, sussistono secondo il Rapporto dei booster potenziali sui quali è possibile fare leva per risollevare la situazione: un sentiment generale positivo, la digitalizzazione dei consumi, la disintermediazione digitale che ha garantito la sopravvivenza durante la pandemia, la crescente richiesta di quartieri residenziali con spazi aperti, il boom dell’edilizia privata, la crescente richiesta di beni e servizi che includono innovazione sociale - auto elettriche, ebike, energie rinnovabili -, la riscoperta dei legami comunitari; ancora, la crescita del Prodotto interno lordo, il rimbalzo dei consumi interni, il volume delle esportazioni e importazioni tornato ai livelli 2019, la fiducia posta nella capacità dei soggetti e dei fondi pubblici di annientare gli effetti della crisi.
Anche la riscoperta della solidarietà, uno dei risvolti positivi della pandemia, rappresenta una leva efficace per la ripartenza. Un terzo degli italiani ha partecipato a iniziative di solidarietà legate all’emergenza sanitaria, aderendo alle raccolte di fondi per associazioni non profit, per la Protezione civile o a favore degli ospedali. Quasi un terzo di coloro che si sono attivati ha svolto in prima persona attività gratuita in associazioni di volontariato impegnate nella lotta al Covid.
Inoltre, il 20,7% degli italiani ritiene che la gestione dell’emergenza da parte delle istituzioni abbia prodotto buoni risultati, per il 56,3% è stata abbastanza adeguata, per il 23,0% inadeguata.
Sono tutti segnali che denotano un’aspirazione collettiva e condivisa di ripresa.
La pandemia, rimescolando le carte da gioco, secondo il Rapporto ha costretto il Paese ad accelerare investimenti pubblici e privati e al farlo in questo preciso momento. Alla parola “crisi”, il Censis preferisce “transizione”, a significare che il momento più grave è oramai alle spalle. Intorno a ciascun progetto di transizione (energetica, digitale, demografica, verde, occupazionale) si accumulano e si affermano tanti sprazzi di vitalità, tanta voglia di partecipazione, tante energie positive.
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Data ultimo aggiornamento 5 novembre 2024 alle ore 16:54:50