Rapporto Censis 2022 sulla comunicazione e media in Italia
Il Rapporto Censis sui consumi mediatici degli italiani nel 2022 evidenzia che la TV (nelle sue varie declinazioni tradizionale, satellitare, web e mobile) rimane il mezzo più seguito, con una fruizione stabile rispetto al 2021. In particolare, i risultati dell’indagine mostrano che metà degli utenti ( 52,8%) utilizza web tv e smart tv e che si è registrata una forte crescita della mobile tv, passata dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 34,0% di oggi. La radio resta il secondo mezzo per fruizione, che avviene sempre più attraverso lo smartphone (29,2% degli italiani: +5,4% in un anno), cresce inoltre l’impiego di internet da parte degli italiani. In flessione la fruizione di quotidiani cartacei venduti in edicola, scesa del 41,6% in quindici anni, gli utenti dei quotidiani online invece aumentano (+4,7% in un anno) e rappresentano circa un terzo (33,0%) degli italiani, un numero comunque inferiore a quanti utilizzano i siti web d’informazione generici (il 58,1%: +4,3%).
Rispetto allo scorso anno si registra una lieve diminuzione della lettura di libri in formato cartaceo, parzialmente compensata dall’aumento dei lettori di e-book e dei quotidiani online. Tra le piattaforme online, sempre più usate dalla fascia d’età 14-29 anni, si osserva un forte incremento di giovani utenti di TikTok , Amazon e Spotify, tutte utilizzate da oltre la metà dei ragazzi.
L’indagine si focalizza anche sull’andamento negli ultimi quindi anni della spesa per l’acquisto di telefoni ed equipaggiamento telefonico (+572%), computer, audiovisivi e accessori, che ha segnato un forte aumento, in controtendenza con quello dei consumi complessivi e della spesa per libri e giornali, che ha subito un crollo (-37,7%).
I mezzi di informazione in Italia: come si informano gli Italiani
L’analisi dei mezzi di informazione mostra che i telegiornali, pur perdendo in un anno quasi 9 pp, si confermano la principale fonte informativa per il 51,2% degli utenti. In secondo luogo, per le informazioni il 35,2% fa riferimento a Facebook, i siti web, con un’informazione totalmente gratuita, hanno conseguito una crescita del 2,2% in un anno e raggiungono quasi un quinto degli utenti.
Dal focus sulle notizie preferite emerge un calo d’interesse degli italiani verso la politica: le persone interessate nel 2021 erano il 39,7% , nel 2022 il 32,4% (-7,3%). In calo anche l’interesse per le notizie di tipo medico-scientifico mentre gli italiani riscoprono una nuova voglia di leggerezza: notizie più frivole relative a stili di vita, viaggi e cucina, riconquistano il secondo posto della graduatoria (29,5%) e torna anche lo sport.
La radio è il mezzo ritenuto più affidabile, seguito da TV e stampa, mentre web e social network sono i mezzi ritenuti meno affidabili. Si nota che tutti i media sono considerati meno affidabili in relazione ai temi più caldi e divisivi rispetto a quando si occupano di altre notizie.
Nel Rapporto colpiscono i dati della forte insoddisfazione verso le modalità con le quali l’informazione viene veicolata in Italia e, in particolare, il fatto che l’informazione diffusa dalla TV negli ultimi mesi raccoglie quasi il 72% di giudizi negativi, perché è ritenuta confusa, propagandistica, ansiogena, alla ricerca della spettacolarizzazione e in parte anche falsa. Il 60% degli intervistati ritiene legittimo il ricorso a una qualche forma di censura e considera urgente un controllo delle fake news a tutela della qualità dell’informazione.
I dati indicano che permane una certa ritrosia ad approfittare dell’offerta culturale extradomestica e non si prevedono grandi scostamenti il prossimo anno, in quanto la metà delle persone ritiene di mantenere gli stessi livelli di attività fuori casa.
I social network in Italia
Le relazione e i social sono un altro aspetto oggetto di indagine. I social network hanno cambiato il nostro modo di concepire le relazioni, sdoganando la pratica di fare conoscenze in rete: la maggioranza tiene distinte le conoscenze online dalla vita reale, ma quasi un quarto degli utenti più giovani (il 23,9% dei 14-29enni) fondono i rapporti d’amicizia online e offline. La metà circa degli italiani, 52,2%, però ritiene che, frequentando persone online, si corra il rischio di essere truffati e oltre un quarto teme l’adescamento (35,7%).
Il Rapporto ripercorre la grande trasformazione del sistema dei media che ha posto l’io-utente al centro del sistema, dalla personalizzazione delle modalità di fruizione dei contenuti di intrattenimento e dei percorsi di accesso alle informazioni, alla condivisione in tempo reale, al primato dell’io-utente, produttore, oltre che fruitore, di contenuti della comunicazione.
Queste trasformazioni hanno influenzato i processi di costruzione dell’identità, individuale e collettiva e la generazione di aspettative verso il futuro.
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Data ultimo aggiornamento 28 ottobre 2024 alle ore 16:41:43