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9° Rapporto la Bioeconomia in Europa

27 giugno 2023 - È stato presentato oggi a Firenze, nella suggestiva cornice di Villa Bardini della Fondazione CR Firenze, il Rapporto “La Bioeconomia in Europa”, giunto alla sua nona edizione, redatto dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Cluster SPRING e ASSOBIOTEC - Federchimica. In questa edizione hanno dato un contributo SRM, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, ed il Centro Studi G.Tagliacarne.

Il Rapporto contiene una stima aggiornata al 2022 del valore della produzione e degli occupati della Bioeconomia in Italia, Francia, Spagna e Germania. In questa nona edizione del Rapporto sono approfonditi due filiere in particolare: l’energia, tema di estrema attualità e sottoposta a forti discontinuità sia sul piano legislativo che tecnologico, a cura di SRM e la filiera del tessile-abbigliamento che ha registrato negli ultimi decenni una vera e propria trasformazione che ne ha modificato gli equilibri a livello mondiale..

Dopo aver analizzato l’evoluzione della filiera del tessile-abbigliamento a livello internazionale, considerando la produzione e il commercio delle materie prime tessili bio-based e i flussi commerciali delle lavorazioni a valle, un focus è dedicato alla filiera nel nostro Paese. In Italia il settore del tessile-abbigliamento riveste infatti un ruolo importante, con una forte specializzazione nella produzione di alta qualità potendo contare soprattutto su uno straordinario bagaglio di competenze, continuamente rinnovate per mantenere elevata la competitività. Il nostro Paese mantiene inoltre un buon posizionamento in termini di produzione bio-based nella filiera tessile-abbigliamento.

L’importanza della tematica ambientale nella produzione tessile e di abbigliamento emerge anche analizzando i risultati di un’originale indagine condotta dall’Istituto Tagliacarne, Unioncamere e Cluster Spring, che ha intervistato circa 2.000 imprese della Bioeconomia, di cui il 17% della filiera del tessile-abbigliamento.

Infine, il Rapporto contiene un approfondimento sul tema della sostenibilità della filiera e la chiusura del cerchio. Nella fase di produzione non tutti gli scarti diventano rifiuti, una parte consistente viene, infatti, rigenerata e diventa materia prima seconda che può essere riutilizzata sia dalla stessa azienda sia commercializzata in un’ottica tipicamente circolare.. La componente di rifiuti tessili raccolti presso le famiglie è  in crescita in tutti i paesi esaminati, nonostante l’assenza di obblighi normativi, che scatteranno, infatti, in tutti i paesi europei dal 1°gennaio 2025. Con l’introduzione dell’obbligo di raccolta differenziata il tema della chiusura del cerchio, del riuso e riutilizzo dei rifiuti tessili e dei tessili usati diventerà ancora più rilevante.

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