Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani - 2024
Milano, 12 dicembre 2024: diffusa l’Indagine 2024 sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani, promossa da Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi.
Il risparmio gestito in Italia: prospettive di crescita, ricerca di sicurezza, necessità di diversificazione
L’Indagine 2024 sul Risparmio e le scelte finanziarie degli italiani, a cura di Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi, è stata condotta su un campione rappresentativo, distribuito su tutto il territorio nazionale, di circa 1.000 capifamiglia e ne mette in luce i comportamenti e le opinioni in merito al risparmio e agli investimenti. E’ corredata da un approfondimento dedicato al risparmio gestito, arricchito da 335 ulteriori interviste.
La parola al Chief Economist
La formazione di risparmio privato si conferma rilevante superando, in termini lordi, i 400 miliardi di euro nel 2023. Non si tratta solo del risparmio delle famiglie: anche il contributo delle imprese è cresciuto nel tempo, arrivando a rappresentare i due terzi del risparmio privato complessivo. La stessa Indagine, centrata sui capifamiglia, rileva un netto incremento nella percentuale di intervistati in grado di risparmiare, che sfiora nel 2024 il 60 per cento, a fronte del 53,5 per cento del 2022 e del 54,7 per cento del 2023.
Purtroppo, però, solo una parte di questo risparmio finanzia investimenti in Italia: evidentemente, altre economie offrono maggiori opportunità, rendimenti attesi più elevati e un contesto regolamentare (e non solo) più favorevole.
La capacità di riprendere a investire e innovare, in linea con la doppia transizione ambientale e digitale, sarà fondamentale per il futuro dell’economia italiana. Altrettanto critica sarà la determinazione con cui il nostro paese si porrà di fronte alle sfide della demografia.
Il risparmio gestito, cui l’Indagine 2024 dedica un ampio approfondimento, può rappresentare un fondamentale anello di collegamento tra il risparmio privato - ancora ampiamente detenuto in forma liquida - e il benessere dell’economia, favorendo gli investimenti, la crescita, l’occupazione e la sostenibilità del sistema previdenziale.
Data ultimo aggiornamento 12 dicembre 2024 alle ore 10:58:50