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Cultura

Los Angeles (State of Mind): è di scena l’arte

Una mostra che racconta la città di Los Angeles attraverso diverse generazioni di artisti, dagli anni Settanta a oggi.

A Napoli le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano dal 28 maggio al 26 settembre 2021 accolgono una mostra che apre uno sguardo attento ed entusiasmante su quell’America che cattura da sempre la nostra immaginazione. Se New York è il mondo, Los Angeles è certamente la megalopoli che negli anni più recenti è stata definita la nuova mecca dell’arte contemporanea, dalla prospettiva finalmente internazionale e attenta ai nuovi fenomeni culturali.

Da quando New York ha iniziato a respingere la comunità degli artisti e dei creativi, per dare spazio all’acquisto di arte per investimento, a Los Angeles le persone fanno entrare le opere d’arte anche nelle case dando loro una vita, e sono sempre di più le iniziative e le nuove istituzioni dedicate all’arte con uno sguardo ampiamente multidisciplinare.

La città ha sempre prodotto un’arte complessa, fungendo da polo d’attrazione per creativi provenienti da altri stati, ma nessuno si aspettava che un giorno Los Angeles, da sempre la città del cinema e la mecca dello star system hollywoodiano, sarebbe diventata una capitale mondiale dell’arte.

Los Angeles vista attraverso diverse generazioni di artisti dagli anni Settanta ad oggi

Los Angeles (State of Mind) è il racconto di una città, un universo a sé che parla molte lingue e vive altrettante contraddizioni, un fertile insieme di linguaggi, idiomi, popoli. L’arte, a Los Angeles, descrive un mondo particolare, tra sperimentazione e pittura, performance estreme e contaminazione con le culture lowbrow alternative.

“C’è la città chiamata Los Angeles anche se nessuno riesce a vedere che cosa possa averci a che fare con gli angeli”, scriveva Jack Kerouac. La città di Bret Easton Ellis, Francis Scott Fitzgerald e Charles Bukowski.

All’inizio, negli anni settanta, stili e linguaggi si sovrappongono senza una linea o un genere prevalente. Alle ultime esperienze di pittura astratta con Sam Francis ecco coesistere la Pop Art di Ed Ruscha, diversa da quella newyorkese, più critica e meno assuefatta all’esaltazione dei media e dei consumi.

I Settanta però sono anche il decennio dell’arte concettuale, della Body Art e dell’happening, nelle figure di John Baldessari Paul McCarthy, performer spesso estremi, di Ed Kienholz e di Lynda Benglis, tra le esponenti di spicco del femminismo militante.

Molto significativa la generazione di mezzo, artisti nati tra gli anni Cinquanta e Sessanta:  Raymond Pettibon, interprete degli incubi americani nei suoi disegni in nero che rappresentano gli eroi negativi della controcultura, Manuel Ocampo autore di una pittura barocca che riflette sulla commistione tra sacro e profano, Jeffrey Vallance, la cui indagine si fa sociale e antropologica, Jim Isermann, che stravolge i canoni del Minimalismo attraverso il mix con il design e la grafica digitale, fino a Eric White, rappresentante della nuova ondata pittorica conosciuta come Pop Surrealism o Lowbrow.

Emersi negli anni Novanta, Doug Aitken che si esprime attraverso videoinstallazioni e fotografie, la neominimalista Rita McBride e l’astrattista Ingrid Calame. La Los Angeles di oggi guarda soprattutto alla Black Culture, fenomeno che si manifesta in tutta la sua urgenza sociale e costituisce l’asse portante di rinnovamento critico della cultura americana. I disegni di Umar Rashid e l’intensa pittura di Henry Taylor testimoniano questo passaggio epocale, per un’America sempre diversa.

Le capitali dell'arte contemporanea in Gallerie d'Italia

Il museo di Intesa Sanpaolo a Napoli ospita da qualche anno un ciclo di mostre dedicato alle capitali mondiali dell’arte contemporanea. Ne sono state protagoniste New York, Londra e Berlino, facendo delle Gallerie d’Italia un luogo di aggiornamento sulla ricerca artistica internazionale. Il quarto appuntamento della rassegna torna ad approfondire l’arte di una metropoli americana, Los Angeles.

Anche in questa occasione, è importante il dialogo diretto con Napoli. La mostra fa emergere la sensibilità culturale del territorio, sottolineando quanto la città sia ricettiva anche nei confronti delle novità artistiche espresse dalla California.

La mostra prevede modalità di visita in sicurezza. Prenotazione consigliata. Informazioni e prenotazioni su gallerieditalia.com.

Intesa Sanpaolo per la cultura

Ecco alcune recenti iniziative per la valorizzazione dei patrimoni d'arte, di storia e di cultura della banca e del Paese

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