Cultura
“Donne nella Napoli spagnola. Un altro Seicento” alle Gallerie d'Italia
Dal 20 novembre 2025 al 22 marzo 2026 le Gallerie d’Italia – Napoli, polo museale di Intesa Sanpaolo, presentano la mostra “Donne nella Napoli spagnola. Un altro Seicento”, un progetto espositivo che restituisce voce e visibilità al contributo femminile nelle arti figurative del secolo d’oro della cultura napoletana.
Per la prima volta, un’indagine sistematica approfondisce la presenza e il ruolo delle artiste nella città del Viceregno, riportando all’attenzione del pubblico momenti e protagoniste che, pur noti alla critica, sono rimasti ai margini della grande storia dell’arte poiché confinati nella bibliografia specialistica o locale.
Curata da Antonio Ernesto Denunzio, Raffaella Morselli, Giuseppe Porzio ed Eve Straussman Pflanzer e realizzata con il patrocinio istituzionale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e del Comune di Napoli e la partecipazione dell’Università di Napoli L’Orientale, l’esposizione nasce sulla scia della mostra che le Gallerie d'Italia di Napoli hanno dedicato nel 2022 e 2023 al soggiorno meridionale di Artemisia Gentileschi, estendendo l’indagine all’intero secolo, approfondendo il contributo femminile alla cultura artistica napoletana.
1. (Nell'atelier del maestro: Diana Di Rosa e Massimo Stanzione spiati da una serva), entro il 1877, Collezione Intesa Sanpaolo, Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo / foto Luciano Pedicini, Napoli
2. Courtesy of Rob Smeets Gallery
3. Napoli, collezione privata © Claudio Giusti
4. Siviglia, Fundación Casa Ducal de Medinaceli, in deposito a Madrid, Museo Nacional del Prado © Album / Artelan / Mondadori Portfolio
5. Boston (MA), Museum of Fine Arts, Henry H. and Zoe Oliver Sherman Fund, Photograph © 2025 Museum of Fine Arts, Boston / Henry H. and Zoe Oliver Sherman Fund / Bridgeman Images
6. Sarasota (FL), The State Art Museum of Florida, Collection of The John and Mable Ringling Museum of Art, Bequest of John Ringling
“Donne nella Napoli spagnola. Un altro Seicento”: le artiste coinvolte e il percorso espositivo
Il percorso si apre con le opere di Lavinia Fontana e Fede Galizia, artiste provenienti da altre città che lavorarono per committenti napoletani nei primi anni del Seicento, testimoniando la fitta rete di scambi commerciali, collezionistici e politici di cui Napoli fu al centro. Seguono le figure di Giovanna Garzoni e Diana Di Rosa, detta Annella di Massimo, artista di grande talento e temperamento, alla quale è dedicata una sezione che ne restituisce la forza e l’originalità.
Non poteva mancare Artemisia Gentileschi, figura centrale del Seicento napoletano, rappresentata da opere non incluse nella precedente rassegna partenopea e alcune delle quali mai esposte prima in italia. Accanto a lei, artiste meno note ma di grande interesse come la miniatrice Teresa Del Po e la ceroplasta Caterina De Julianis, il cui lavoro dialoga con quello della scultrice andalusa Luisa Roldán rivelando i legami artistici tra la città e la Spagna barocca.
Tra i prestiti eccezionali figurano il Ritratto di Maria d’Ungheria di Velázquez e il Ritratto di Maddalena Ventura, la celebre “donna barbuta”, di Ribera. Due capolavori che evocano le molteplici rappresentazioni del femminile nella Napoli spagnola del XVII secolo, e offrono uno sguardo inedito sulla complessità culturale e sociale del tempo.
Un percorso espositivo ricco di rimandi e suggestioni, che propone un altro punto di vista sulla grandezza artistica della città, invitando a riflettere su come la creatività femminile abbia contribuito a plasmare la cultura e l’immaginario del Seicento, anche attraverso il contributo e la storia di molte artiste il cui percorso esistenziale ed artistico è ancora da conoscere e approfondire.
Data ultimo aggiornamento 21 novembre 2025